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Basket, conto alla rovescia per la B2 per il Centro Ford Molfetta Intervista al general manager della Virtus, Leonardo Scardigno, a pochi giorni dal debutto nella quarta serie nazionale
26 settembre 2006

MOLFETTA - Conto alla rovescia per il Centro Ford Molfetta, a pochi giorni dal debutto nella quarta serie nazionale, la B2. Un battesimo storico, perché mai una squadra di basket molfettese ha calcato palcoscenici tanto importanti. Il 1 ottobre, infatti, la squadra allenata da Sergio Carolillo scenderà in campo, alle ore 18, contro Aprilia, per la prima esterna del torneo. Abbiamo approfittato dell'occasione per intervistare Leonardo Scardigno, general manager della società virtussina, con cui abbiamo fatto il punto della situazione. Non togliamo nulla alla lettura, ci permettiamo solo una considerazione. Le ultime due domande sono state poste per dare la possibilità alla società molfettese di rispondere ad alcune critiche che le sono state ingiustamente mosse nelle scorse settimane. Conosciamo bene la limpidezza, l'entusiasmo e la professionalità con cui la Virtus tutta, dal presidente, all'ultimo dei ragazzi del settore giovanile, lavorano, e non avevamo bisogno di questo chiarimento per farci un'opinione. E' giusto però che anche ai lettori e ai tifosi siano chiare queste due questioni: molfettesi in squadra e il ruolo della politica nello sport. Manca ormai una settimana al debutto in B2. Quali sono le sue sensazioni? “E' strano. Si ha la sensazione di essere in questa serie già da anni e si sta lavorando con estrema serenità. Sicuramente domenica ci renderemo conto che stiamo disputando il quarto campionato nazionale”. Molfetta è, da molti addetti ai lavori, considerata tra le migliori squadre del girone, nonostante sia neopromossa. Superbasket la pone addirittura al secondo posto nel girone D, dietro Ruvo e alla pari con Corato ed Ostuni. Che ne pensa? “Beh non può che farmi piacere, vuol dire che siamo stati in grado di allestire una buona squadra. Comunque preferisco rimanere con i piedi per terra ed avere come obiettivo quello prefissato ad inizio estate, cioè una salvezza tranquilla. Sicuramente siamo una matricola che deve far bene per onorare la conquista della serie B2. Le pugliesi sono tutte ben attrezzate e possono sicuramente fare molto bene”. Sarà un campionato “pugliese”? “Chiaramente le pugliesi avranno la possibilità di fare prevalere quantomeno la superiorità numerica. Poi, per quello che può essere l'aspetto tecnico e quindi i vari piazzamenti finali, sicuramente vedo favorite su tutte Ruvo, quanto meno per il roster allestito…anche se la storia cestistica mi insegna che i campionati sono ricchi di insidie e bisogna sempre mantenere la giusta concentrazione. Dopo Ruvo penso che, Corato, Ostuni, S.Severo faranno sicuramente la loro ottima figura perché hanno delle squadre ben attrezzate. Poi ci sarà sicuramente una sorpresa”. Il Centro Ford non ha stravolto la squadra, confermando 3/5 del quintetto base. Può essere un vantaggio? “Sicuramente sarà un elemento in più per ben figurare. Non ho idea se sarà un vantaggio oppure no, sta di fatto che conoscersi già dalla scorsa stagione li mette in condizione di assimilare bene e velocemente il lavoro del coach. Poi devo dire che sono dei ragazzi molto intelligenti; infatti hanno utilizzato questa loro amicizia per amalgamare subito il gruppo, lavoro che è già a buon punto”. Esordio domenica 1 ottobre ad Aprilia fuori casa, poi battesimo casalingo con Pozzuoli. Cosa si aspetta? “Mi aspetto che i ragazzi ben figurino. Sicuramente non sarà facile, come ogni gara. Quest' anno penso che si dovrà lottare sempre, sia in casa che fuori. Le squadre che affrontiamo in questi primi due impegni sono di ottimo livello. Aprilia è squadra di esperienza per la categoria, come anche il Pozzuoli....quindi in grado di tener testa a qualsiasi squadra”. Che pensa del cammino in Summer Cup? Eliminate Corato ed Ostuni, poi fuori con Melfi, ma con diversi titolari fuori per piccoli acciacchi… “Penso sia una formula che vada completamente ridisegnata. Non si può chiedere ai nostri atleti e coach di disputare tante gare nel pieno della preparazione pre-campionato con il rischio di perdere giocatori importanti. Per non parlare dei concentramenti che sono una formula assurda, visto che ci si ritrova a dovere fare migliaia di KM con un aggravio economico notevole. Bisogna adottare la formula del calcio, cioè giocare durante il campionato quando anche i valori in campo sono ben rodati”. Infine, due domande a bruciapelo, che credo servano a chiarire a qualcuno un paio di questioni che hanno accesso diverse discussioni, anche se da parte della società c'è sempre stata molta chiarezza. Può spiegare perché, al momento, non è possibile allestire una squadra competitiva in B2 con giocatori molfettesi? “Rispondo con la serietà e serenità che mi ha sempre contraddistinto. Per quanto riguarda la squadra sono evidenti le motivazioni quali sono, e cioè che non abbiamo ancora le giuste leve a cui poter affidare un campionato così importante. E' chiaro che con questo non vuol dire che non ci stiamo lavorando o che non ci crediamo, anzi stiamo intensificando il lavoro giovanile e siamo certi che nel giro di 2/3 anni potremo vedere in prima squadra qualche rappresentante locale. Ma davvero pensate che alla virtus non faccia piacere schierare atleti molfettesi??? Oltre ad un motivo di orgoglio, sarebbe anche un modo per ridurre drasticamente i costi del campionato. Comunque abbiate fede che presto faremo qualche sorpresa”. Ci conferma che la Virtus, come tutte le società sportive, è e deve essere aiutata e sostenuta dalle istituzioni, come le altre società e che non si identifica in questo o quel politico di turno? “Per quanto concerne l'aspetto economico anche su questo capitolo vorrei fare chiarezza una volta per sempre. Infatti vorrei semplicemente far intendere che il non piangere continuamente non significa che la Virtus non ha bisogno di fondi. Noi abbiamo semplicemente fatto quello che fanno le società serie e professionistiche, cioè dotarci di una struttura Marketing efficiente ed efficace che riesce a coinvolgere giornalmente nuovi sponsor, non sull'aria fritta ma sui fatti. Certo che la Virtus deve essere aiutata dall'amministrazione locale. E' pur sempre una delle società sportive più importanti della nostra città che porta il nome di MOLFETTA in tutta Italia con amore, passione e spirito di appartenenza. Ho sempre ribadito, infine, che il fatto di poter avere delle amicizie politiche non significa che la società si riconosce in queste. La società non si riconosce in nessuno, si riconosce solo nello spirito sportivo che alimenta tutti i dirigenti che ne fanno parte. Per finire faccio io una domanda provocatoria, ma non a te bensì a chi con molta facilità critica....Ma perché invece di criticare non vengono per una settimana o anche più presso la nostra struttura, per verificare con mano quanto sacrificio ed impegno mettono i nostri dirigenti per portare avanti questa bella realtà? Con questo chiudo e vi invito a venire in massa giorno 8/10 presso il Palatoli, con inizio alle ore 18 per seguire la vostra squadra del Cuore... cioè la VIRTUS”.
Autore: Michele Bruno
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