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BASKET – La Virtus Molfetta in finale play-off Vince gara-2 a Bisceglie
19 maggio 2006

AMBROSIA BISCEGLIE – CENTRO FORD MOLFETTA 74-81 MOLFETTA: Maggi 16, Gesmundo 2, Filianoti n.e., Verrigni 5, Varisco 10, Teofilo 9, Leo 23, Bonaiuto 3, Rotolo 4, Tommasini 9. BISCEGLIE: Di Lauro 2, Ciampaglia 13, Lorusso 10, Rubino 11, Sisto 19, Di Leo n.e., Bosco 11, Monopoli n.e., Trentini 8, Casamassima n.e. PARZIALI: 15-14, 27-36, 50-59, 74-81. ARBITRI: Bellina Fabrizio di Viterbo e Noce Sergio di Latina BISCEGLIE – La Virtus chiude la pratica semifinali al PalaDolmen di Bisceglie, dove già aveva vinto durante la stagione regolare. In quattro incontri i molfettesi hanno sempre vinto contro i “cugini” biscegliesi. Questa, però, è una vittoria storica che permette alla Virtus di affrontare la prima finale play-off della sua giovane storia. La partita inizia a ritmo lento le difese di entrambe le squadre si chiudono, si studiano e dopo due minuti a reti bianche, sono i padroni di casa a scoprirsi, andando a bucare la difesa molfettese con Trentini. Molfetta accusa il colpo e si riporta sotto ma nonostante un ultimo schema prima della sirena non riesce a rimontare chiudendo con un passivo di -1. Poi la svolta, Maggi gioca al limite della perfezione, Varisco è posizionato al punto giusto per innescare Leo a canestro, la Virtus rimonta e si porta a +6. Inizia così il secondo quarto, i molfettesi sono più attenti soprattutto in difesa, mentre Bisceglie è pasticciona in attacco e subisce troppo a rimbalzo. Solo Sisto impedisce agli ospiti di incrementare il loro vantaggio. Serve a poco perché a 4' dalla fine la triade biancoblù Maggi-Teo-Leo imposta un'azione tutta di prima con il solito Leo che insacca per il +9 ospiti. Bosco dalla lunetta manda le due squadre al riposo lungo sul 27-36. Al ritorno sul parquet è sempre Maggi che dirige l'orchestra per un'altra azione spettacolare, questa volta i protagonisti sono quattro. Passaggi rapidi, precisi tra gli spazi lasciati dalla difesa avversaria danno la possibilità a Maggi-Teofilo-Tommasini-Varisco di chiudere l'azione. La Virtus spinge al massimo, Maggi infila una tripla da brividi e Leo su assist dalla difesa di Teofilo, in contropiede, porta i suoi a +16 dopo un break di 0-7. Maggi è costretto alla panchina per il quarto fallo e il ritmo cala. Sono i padroni di casa, allora, ad accorciare le distanze con Sisto e Ciampaglia, fissando un nuovo parziale di 6-0. Guai a dimenticare Lillo Leo sotto canestro, 8 punti in pochi minuti e padroni di casa nuovamente in svantaggio. Sullo scadere la squadra di casa riesce a ritornare in partita grazie alla tripla di Lorusso. Nell'ultimo decisivo tempo è ancora grande battaglia in campo con la Virtus costretta, per falli, a schierare un quintetto insolito, ma capace di amministrare il vantaggio con caparbietà e tentando dopo quattro minuti di chiudere l'incontro in anticipo, portandosi sul +13. I biscegliesi hanno dalla loro un pizzico di fortuna a rimbalzo dove riescono ad andare a canestro dopo quattro tentativi consecutivi. Ciampaglia tenta una rimonta, tutto inutile Tommasini e Verrigni pareggiano i conti. Nel finale con orgoglio l'Ambrosia ci prova fino all'ultimo, ma ormai è tutto inutile. La Virtus può festeggiare la finale e attenderà il verdetto di domenica in gara-3 tra Marigliano e Massafra per sapere chi affronterà in finale. A fine gara il gm Scardigno, euforico per il risultato raggiunto, ci ha rilasciato un brevissima intervista che avremo modo di approfondire nel corso della settimana. A caldo, ha mostrato tutta la sua soddisfazione e l'orgoglio per il lavoro svolto da tutta la squadra costretta a patire le lunghe assenze di pedine importanti, come Tommasini e Teofilo, nel roster di coach Carolillo. Inoltre è rimasto soddisfatto per il numeroso pubblico che è accorso a Bisceglie per questa gara e dell'affetto dimostrato da parte di tutti i sostenitori.
Autore: Leonardo de Sanctis
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Solo due parole di commento. Intanto non mi sembra proprio il momento di inutili e sterili polemiche, quando c'è da festeggiare, esultare e spingere la squadra verso una storica promozione in B2. Mai vista nella nostra città. Aspettiamo le finali, cui, intanto, Molfetta e coach Carolillo possono già pensare, in anticipo rispetto all'avversaria, visto che Marigliano e Massafra giocheranno gara 3. E mi sembra un aspetto abbastanza chiaro. Poi due parole su Sergio Carolillo. Ammetto che sono influenzate dalla amicizia e dalla stima che mi legano a Sergio, ma un coach che porta una squadra a giocarsi la finale non è mai un fattore "negativo", come mi pare di aver capito in qualche commento. Anzi... Non credo nemmeno alla teoria delle squadre "una spanna sopra le altre", perchè la carta è una cosa, il parquet un'altra, e non sono certo io a scoprirlo. Molfetta è, quest'anno, una squadra molto competitiva, ma le variabili in una stagione sono molteplici. Cali di forma, infortuni...Quest'anno ce ne sono stati molti, ed hanno coinvolto tanti uomini chiave. Sergio Carolillo è stato bravissimo a tenere costante il rendimento. Sulla questione panchinari, vorrei dire che è sintomo di saggezza di un coach ruotare e coinvolgere tutti gli effettivi, che altrimenti non si sentirebbero parte integrante del progetto. Può capitare che una volta non rispondano al massimo, la prossima volta saranno pronti. Giovanni Gesmundo, per fare solo un nome, è una persona squisita, si è sempre allenato col massimo impegno, ed in tanti anni ha dato moltissimo alla squadra. Perchè giudicarlo così negativamente, non tenendo conto dei tanti infortuni? Infine, non riesco a capire come si possa pensare adesso a sollevare questioni di coach o atleti, quando siamo alle porte di una finale playoff così decisiva. Quando smetteremo di essere così autolesionisti? Coraggio Sergio! In bocca al lupo a tutti, dirigenza, squadra e staff tecnico! SOno con voi!


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