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Bari, crisi agricola: incontro promosso dall'Upi Puglia con gli Assessori provinciali all'agricoltura e le associazioni di categoria
28 novembre 2009

BARI - Lunedì 30 novembre alle ore 11,00 presso la Sala Consiliare del Palazzo della Provincia di Bari il Presidente dell'Upi Puglia e Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, ha convocato tutti gli attori politici pugliesi per approfondire le tematiche della crisi in atto del comparto agricolo regionale e concertare conseguenti iniziative.
All'incontro sono stati invitati i parlamentari pugliesi, gli assessori alle politiche agricole di tutte le province pugliesi e i rappresentanti regionali di Cia, Coldiretti e Confagricoltura.
Nel corso dell'iniziativa, che fa seguito ad altri due incontri promossi dall'Assessorato all'Agricoltura della provincia di Bari, guidato da Francesco Caputo, sarà esaminato il documento elaborato dalle organizzazioni professionali agricole nel quale viene denunciata l'allarmante condizione di crisi del comparto agricolo in Puglia, determinata dagli elevati costi di produzione, dalla perdurante crisi di mercato e dalla stretta creditizia.
"La  gravità della situazione - sostiene il Presidente Schittulli - ci induce ad elaborare a livello regionale strategie comuni atte a superare la crisi con coinvolgimento di tutti gli attori politici pugliesi sulla allarmante condizione del comparto".
 

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L'homo sapiens ha tratto un gran beneficio dalla sua particolare relazione con le specie vegetali e animali della Terra. La coltivazione intensiva di una minoranza di specie ha permesso all'umanità di espandersi e dedicarsi ad attività diverse dalla ricerca di cibo. Oggi si utilizzano gli incroci di specie diverse per produrre varietà migliori: un tempo invece i tecnici agrari selezionavano le specie più produttive, e lasciavano che fosse l'evoluzione a compiere gli incroci naturali con le proprie risorse. I primi "addomesticamenti" si verificarono nelle zone più ricche, dove maggiori erano le probabilità di successo degli incroci; alcune specie si sono evolute nello stesso tempo in luoghi diversi e lontani tra loro. Un rapporto analogo a quello instaurato con i vegetali, l'uomo l'ha instaurato con gli animali, così ora un piccolo numero di animali altamente efficiente provvede a tutte le nostre necessità. L'erba messicana Teosinte, che si lasciava un tempo crescere nei campi primitivi perchè favoriva i raccolti, è l'antanata del mais moderno. Oggi senza l'intervento dell'uomo il mais moderno si estinguerebbe in poche generazioni. Frumento, riso, mais e patate sono i raccolti che contribuiscono alle nostre maggiori esigenze. Il supermercato moderno offre una varietà ingannevole. Il 95% di tutte le nostre esigenze alimentari, è soddisfatto da solo una trentina di varietà vegetali e i tre quarti della nostra diete è basato solo su otto raccolti. Siamo ben lontani quindi dalle circa 80 mila potenziali specie eduli offerte dal mondo vegetale. Che prospettive potremmo avere davanti, se dovessimo mettere a punto altre simbiosi evolutive, sfruttando meglio l'immenso potenziale delle nostre risorse genetiche? - GAIA BOOK 1970 -


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