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Bancarelle e auto bruciate a Molfetta, Rifondazione: il sindaco dia risposte
10 luglio 2009

MOLFETTA - Dopo l'ultimo episodio di incendio di vetture nei pressi di una bancarella di frutta e verdura, “Quindici” ha rilanciato l'allarme sicurezza che a Molfetta comincia a preoccupare i cittadini, chiedendo al sindaco e all'amministrazione comunale di prendere posizione prima che sia troppo tardi. A muovere il primo passo è ora l'opposizione di sinistra con Rifondazione comunista che invita l'amministrazione comunale a convocare un consiglio comunale straordinario e il sindaco a revocare le autorizzazioni concesse ai venditori ambulanti di frutta e verdura. «Ancora un nuovo incendio di una bancarella di commercio ambulante dopo quelli di fine maggio. Ci chiediamo cosa stia avvenendo a Molfetta e non ci sembra difficile intuirlo. Ma se a questa domanda risponderanno compiutamente gli organi giudiziari preposti, lo scandalo autentico è il silenzio dell'Amministrazione comunale. Un silenzio imbarazzante e ingiustificato. Magari adesso il Sindaco dirà che lui ha piena fiducia nelle organi preposti alle indagini ma da chi ha responsabilità in quanto Autorità di pubblica sicurezza ci aspettiamo ben più che attestati di fiducia. Ci aspettiamo atti amministrativi per mettere mano alla risoluzione dell'emergenza e invece su questo l'Amministrazione latita da tempo. Da tempo si aspetta un nuovo Piano comunale del commercio per regolare la piaga del commercio ambulante, che disciplini autorizzazioni, zone di vendita, divieti e sanzioni e localizzazioni dei posteggi. Invece a Molfetta vige la legge della giungla, spacciata dal Sindaco come attenzione alle esigenze di “chi vuol lavorare”. Tutti hanno diritto a lavorare ma non a scapito delle regole e dell'interesse pubblico. Da gennaio è stato conferito un incarico a una commissione tecnica per la redazione del Piano comunale per la disciplina del commercio su aree pubbliche. Quando si discuterà una prima bozza in Consiglio comunale? Non si può tirare a campare e aspettare il prossimo evento. La città non può aspettare i tempi del Sindaco e della sua maggioranza; non possono aspettare i cittadini, stufi di tanta sporcizia per le strade, timorosi dei pericoli connessi a questi incendi (postazioni incredibilmente vicinissime a centraline del gas come in Via Di Vittorio), stanchi della impraticabilità di interi marciapiedi e degli scivoli per portatori di handicap (ad es. Via Giovinazzo); non possono aspettare i commercianti che, contrariamente agli ambulanti, si sobbarcano gli oneri di locali in cui effettuare la vendita nel rispetto delle normative. Negli ultimi anni il decoro di certe strade, la loro pulizia e l'immagine che dà Molfetta a chi la percorre sono notevolmente peggiorati. Abbiamo ripetutamente denunciato questa situazione malsana a cui una buona parte dei cittadini non è affatto indifferente (anzi!). A fronte di questi eventi chiediamo che si discuta quanto prima di nuovo piano del commercio in Consiglio comunale e che nelle more il Sindaco, in quanto Autorità di pubblica sicurezza e per prevenire altre iniziative dolose, ritiri le autorizzazioni alle bancarelle tuttora operanti. Si tratta di una questione di ordine pubblico e sicurezza, aggravata dall'inefficienza dell'Amministrazione e dalla mancanza di intransigenza del Sindaco».
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