MOLFETTA - Sette imputati hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato, mentre 12 il patteggiamento. Queste le richieste espresse al dibattimento per la prima udienza del processo ai commercianti di frutta e verdura che tra febbraio 2010 e ottobre 2011avrebbe occupato strade marciapiedi e piazze a Molfetta in violazione o in assenza di autorizzazioni e licenze (processo celebrato alla sezione di Molfetta del Tribunale di Trani, con giudice monocratico Roberta Savelli).
In base alle presunte rispettive responsabilità (occupazione di suolo e violazione dei sigilli), il sostituto procuratore della Repubblica di Trani, Giuseppe Maralfa, aveva formulato decreto di citazione diretta a giudizio per 32 imputati. A questo punto, la formalizzazione delle istanze (per i patteggiamenti è necessario il consenso del PM Maralfa) e lo stralcio delle 19 posizioni avverrà nell’udienza dell’11 dicembre, entro cui altri imputati potranno chiedere il rito abbreviato o il patteggiamento. Intanto il Comune di Molfetta si è costituito parte civile.
Il presunto reato è stato l’occupazione abusiva di suolo pubblico in assenza di autorizzazione amministrativa o perché l’area da occupare era inferiore a quella realmente conquistata da cassette e banconi. Infatti, in molti casi, dopo i blitz dei Carabinieri che avevano sequestrato le aree pubbliche occupate e i mezzi usati , molti commercianti stanziali e ambulanti avevano invaso nuove aree viciniori o addirittura violato i sigilli e rioccupato la zona con bancarelle, pedane e banchi di frutta già sequestrati.
Le indagini partirono nel dicembre 2009 e, grazie a una serie di accertamenti e rilievi fotografici, gli inquirenti hanno ipotizzato 5 presunti reati: occupazione di suolo pubblico durante gli orari di apertura degli esercizi e anche negli orari di chiusura senza aver avuto una autorizzazione, occupazione con autorizzazioni scadute o non più rinnovate, ambulanti a posto fisso senza autorizzazione o ambulanti di fatto autorizzati al commercio in sede fissa (violazione della Legge Regionale n.18/01).
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