Ballottaggio a Molfetta. Due richieste di Quindici ai candidati sindaco: restare in carica 5 anni e dichiarare subito la squadra di governo
È in distribuzione la rivista mensile in gran parte dedicata ai risultati elettorali con notizie, commenti, curiosità, voti alle liste e ai candidati al consiglio comunale
MOLFETTA - È in distribuzione nelle edicole il nuovo numero della rivista mensile Quindici, in gran parte dedicata alle ultime elezioni politiche e amministrative con notizie, commenti, curiosità, voti alle liste e a tutti i candidati oltre alla probabile composizione del consiglio comunale.
Questa volta Quindici, attraverso il suo direttore Felice de Sanctis (foto) chiede esplicitamente ai due candidati sindaco al ballottaggio Antonio Azzollini e Mino Salvemini di impegnarsi pubblicamente a restare in carica per l'intera sindacatura, anche se dovessero mutare gli scenari nazionali.
Tornare alle urne fra un paio di anni, nel caso di una riforma elettorale che modifichi l'attuale sistema, non è improbabile, per cui i cittadini di Molfetta hanno bisogno di questa manifestazione di volontà. Senza equivoci.
Il discorso, ovviamente riguarda soprattutto il candidato sindaco del Popolo della Libertà, Antonio Azzollini, eletto anche senatore, malgrado l'election day. Ma anche il candidato dell'altro schieramento che, non potendosi definire di centrosinistra, è stato indicato come «emergenza democratica», dovrebbe pronunciarsi, perché potrebbe essere preso dalla tentazione di una candidatura alle provinciali o, più in là, alle regionali.
Altra richiesta che Quindici fa esplicitamente, a nome dell'opinione pubblica, ai due candidati al ballottaggio è quella di dichiarare subito quale sarà la squadra di governo della città. Conoscendo i nomi, si potranno evitare equivoci, in entrambi gli schieramenti.
Ci rendiamo conto che un'ipotesi di questo tipo comporta bilanciamenti di equilibri interni e freno ad eventuali ambizioni, ma in questo modo è più facile evitare ricatti post-elettorali. Dire subito chi ci sarà e chi no nella giunta comunale (e magari anche nel sottogoverno e nelle municipalizzate, per evitare che improvvisati personaggi possano fare più danni di quanti ne siano stati compiuti finora, vedi, uno per tutti l'Asm), garantire trasparenza e chiarezza dando all'elettore una maggiore sicurezza nel voto.