Azzollini da Piazza Municipio ha chiuso la campagna elettorale guardando al futuro della città
MOLFETTA- Tutti insieme per mandare a casa gli “Gnam gnam'', con questo slogan si è aperto l'ultimo comizio elettorale del senatore Antonio Azzollini in vista del ballottaggio del 27-28 aprile. Erano presenti tutti gli esponenti dei partiti che hanno sostenuto il senatore oltre ai due consiglieri regionali Silvestris e Cassano, esponenti del PdL.
Subito dal palco è partito un duro attacco alla coalizione avversaria di “emergenza democratica”, definita da Azzollini un pentolone in cui sta bollendo di tutto e in cui si è tentato invano di aggiungere la Sinistra Arcobaleno per creare un pasticciaccio. Il senatore ha contrapposto la sua di coalizione coesa nei valori e nei programmi e che sta dimostrando, a suo dire, che si può vincere soltanto attraverso la serietà, il rigore, la coerenza e l'onestà. Poi uno sguardo alle politiche giovanili che vedranno un impegno sempre più profuso verso i “cervelli giovanili che emigrano” per cercare di esprimere le proprie potenzialità altrove. “Non più braccia e cervelli via, ma saranno solo le opere di questi ragazzi ad emigrare per essere apprezzate in giro per il mondo”, questo è il suo intento. I giovani resteranno a Molfetta e saranno impiegati stabilmente in imprese che, grazie alla politica azzolliniana, prospereranno sempre più diventando protagonisti dell'economia futura della città. Si è passati a discutere delle iniziative comunali in ambito culturale, Azzollini ha annunciato che verrà edificato un auditorium nei pressi dell'Outlet su un terreno che i proprietari della Fashion District hanno gentilmente concesso al comune;l'auditorium si ingloberà perfettamente nel contesto della Cittadella degli Artisti da allestire presso l'ex capannone dell'Asm, utilizzando i fondi provenienti dalla Regione. Uno sguardo poi al palazzo Dogana che quasi certamente verrà destinato all'insediamento di un importante centro congressi.
Circa l'aumento delle tasse, il senatore ha voluto smentire categoricamente il suo avversario politico, rivelando che l'unica cosa che è stata maggiorata nel corso della passata amministrazione è stata la spesa sociale passata a circa 300.000 euro. Ha poi voluto ribadire a coloro che lo avevano accusato di aver bloccato l'erogazione del sussidio finalizzato al sostegno agli affitti, che la cosa non è dipesa da lui ma dalla situazione amministrativa che si è venuta a creare. E ha promesso che all'indomani della sua elezione detta questione avrà la priorità su tutte.
Per quanto riguarda la pulizia di Molfetta, il senatore - entrando subito in merito al caso Mazzitelli - ha ribadito che non appena l'arbitrato consegnerà l'impianto al comune, questo rientrerà a pieno regime al servizio della città. Anche i cassonetti interrati avranno lo stesso obiettivo, ma per il momento si tratterà soltanto di un'iniziativa sperimentale a causa della mancanza di fondi che magari più in là potranno essere reperiti.
Il finale del suo comizio è stato dedicato alla sua coalizione che, secondo lui, rispecchia a pieno i valori cattolici, il riformismo moderato, i valori della vita, la sussidiarietà e il rapporto tra il pubblico ed il privato, rappresentando la faccia opposta di quei valori che contraddistinguono il pentolone di Salvemini. Poi l'ultimo attacco alla grande coalizione di emergenza, definita degli “stupidotti”, che lo ha accusato di essere un dittatore. Ma il senatore con voce forte ha ribadito l'esatto contrario.
L'appello ultimo agli elettori a cui ha annunciato che la partita è già vinta ufficiosamente se si analizzano le ragioni politiche e culturali (dignità, convinzione ed onestà) che si sono perseguite durante la campagna elettorale ma sarà vinta ufficialmente lunedì allorché tutti gli elettori andranno a votare debellando così il pericolo dell'assenteismo.
Autore: Francesco Tempesta