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Azione Giovani interviene sulla emergenza-rom "Chiediamo all'amministrazione di non cedere ai loro ricatti".
26 luglio 2007

MOLFETTA- Sulla presenza, in città, di una nutrità comunità Rom è intervenuto, con una nota, il Circolo territoriale di Azione Giovani, movimento giovanile di An, che parla di una vera e propria emergenza e richiede un incisivo intervento da parte delle autorità preposte, spingendosi fino a chiedere all'amministrazione di non “trattare” con i rom e di non “cedere ai loro ricatti”. Di seguito pubblichiamo il comunicato diffuso nelle scorse ore: “È sotto gli occhi di tutti i molfettesi e negarlo sarebbe falso oltre che ipocrita: in Città vi è una seria emergenza-rom! Tutti conosciamo le vicissitudini di questo gruppo di nomadi rumeni di etnia rom che, dopo essere stati sgomberati dalla Pulizia Municipale dallo stabile pericolante nei pressi della Strada Provinciale Ruvo-Molfetta, ora occupano gli spogliatoi di quello che doveva essere il nuovo Stadio Comunale nella zona 167. Un'emergenza sociale grave, laddove si consideri che i rom insediano immobili privi dei più elementari servizi igienici, creando così le condizioni per pericolose infezioni. A ciò si aggiungano anche le scene di sfruttamento minorile a cui i molfettesi sono costretti ad assistere quotidianamente presso i semafori cittadini: genitori incoscienti che espongono, per ore, neonati al sole cocente o alla pioggia gelida; bambini un po' più grandi mandati in giro ad elemosinare. Assistere a scene del genere, che violano i sacrosanti “diritti dell'infanzia”, non è più possibile poiché è contro i principi di ogni società civile che si rispetti. Azione Giovani, pertanto, chiede un duro e tempestivo intervento da parte dell' Amministrazione Comunale e delle Forze dell'Ordine per porre fine a questa incresciosa situazione; chiediamo che immediatamente sia sgomberato lo stabile occupato dai rom nella zona 167 e che urgentemente siano avviati dei percorsi di recupero sociale per i minori sfruttati, affinché sia ripristinata la legalità. Vista la gravità sociale della incresciosa situazione, Azione Giovani chiede all'Amministrazione Comunale di non trattare in alcun modo con questa gente, di prendere provvedimenti e di non cedere in alcun modo ai loro ricatti!!! ”
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Basta con l'ipocrisia di chi continua a permettere che questa gentaglia infesti le città. I ROm non hanno nulla a che spartire con le centinaia di migliaia di extracomunitari che vivono nel nostro paese e che, per permettersi un'esistenza dignitosa lavorano, fanno sacrifici e certamente non mettono in vendita i propri figli ad un incrocio. Ho assistito PERSONALMENTE a una cosa disgustosa... a un semaforo una ragazzina di nove-dieci anni, dopo il mio ennesimo rifiuto di darle degli spiccioli mi ha detto... "dai a me dieci euro e ti faccio un p.....no". Se avessi un figlio di sei anni e lo mandassi a chiedere l'elemosina invece che a scuola, sarei ARRESTATO immediatamente; mio figlio sarebbe affidato a un'altra famiglia. Questa "gente" invece può fare ciò che le pare e NESSUNO interviene. Le istituzioni si limitano a spostare i loro accampamenti (credendo di rimuovere il problema?). PRendono treno, autobus eccetera, appestano i mezzi col loro tanfo e disturbano TUTTI i passeggeri in ogni modo possibile (anche in questo caso, cronaca di prima mano, ho assistito in treno alle molestie PESANTI di un paio di ragazzini ai danni di una loro coetanea che, a differenza loro, andava a scuola) e mentre io, fesso, pago il biglietto per viaggiare nella sozzura, loro non pagano nulla e devastano quello che io e milioni di cittadini paghiamo. E i miei "compagni" (sono tuttora un elettore di sinistra, nonostante tutto), il cui moralismo cieco è talvolta al limite dell'autolesionismo, li difendono a spada tratta. Se non rispettano le regole del vivere civile, allora sbattiamoli fuori a calci in c..o. Non si tratta di una violazione dei diritti umani. A quelle ci pensano da soli, facendo vivere i loro bambini in condizioni di vita indegne della persona umana. Scusate lo sfogo.

... cos'è una gara a chi ha la denuncia più vigorosa. all'amico che mi invita ad ospitare i rom di molfetta nel mio salotto rispondo che, purtroppo, non è tanto grande da poter diventare risorsa per una politica sociale seria. inoltre il buonismo non è nel mio carattere. chiedo poi a chi mi accusa di ipocrisia che mi si illustri dove sono le parole ipocrite nel mio commento. chiedevo semplicemente quali fossero le proposte per intervenire... ma qui oltre i calci in... non si va. infine spero che il lettore che denuncia un caso di prostituzione minorile su questo sito abbia fatto presente la vicenda alle forze dell'ordine. tornando al problema generale della presenza dei rom nelle cità italiane ci sono molte esperienze in Italia che hanno dato buoni frutti. ribadisco con la competenza, e non con i calcioni, e con la volontà politica di fare politiche sociali. ma qui a molfetta credo che non ci sia neppure la minima intenzione di risolvere i problemi di esclusione sociale dei molfettesi stessi. figuriamoci se si può pensare ad un intervento sui rom come quello che si è realizzato in alcuni campi a Roma o a Rimini, dove sociologi, psicologi, assistenti sociali realizzano seriamente interventi integrati di lotta alle dinamiche di esclusione. se qualcuno avrà vogflia di confrontarsi su questi temi risponderò con piacere altrimenti eviterò di ritornare sull'argomento. non faccio l'incazzato di professione. a questo proposito invito alla lettura di un bellissimo volume che raccoglie alcuni scritti di filosofia politica di Norberto Bobbio: ELOGIO DELLA MITEZZA. è un manuale di buone maniere "politiche" scritto non certo da un compagno.




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