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Atto finale del Parlamento Europeo dei Giovani I partecipanti chiedono che si ripeta l'iniziativa ptopongono un Consiglio Comunale dei giovani
05 dicembre 2006

MOLFETTA - Si è consumato l'atto finale dello ”Youth European Parlament”, il cui iter tra i paesi europei ha toccato Molfetta nel febbraio 2006, rappresentando un periodo di grande attivismo giovanile. “No more gaps”, così si è chiamata la nostra tappa del Parlamento Europeo dei giovani, ha suscitato grande entusiasmo nel pubblico, ancor più tra i protagonisti che, almeno per una volta, si sono sentiti coinvolti nello svolgimento e soprattutto nella organizzazione delle minuzie necessarie per la buona riuscita dell'iniziativa. Dal 16 al 21 febbraio delegazione provenienti da diversi paesi europei si sono riuniti per dibattere sul tema della xenofobia. Scontato sarebbe parlare dei legami affettivi che si sono creati tra coloro che hanno partecipato all'evento: ognuno con la sua diversità ha contribuito alla creazione di uno spirito di cosmopolitismo che li ha lasciati liberi di credere in una Europa unita. Animati dal desiderio di ritrovare lo spirito di collaborazione creatosi in quei giorni, per rianimare il senso di partecipazione che li ha animati, per riportare a Molfetta un iniziativa degna della volontà di espressione dei giovani, gli interessati hanno avanzato all'assessore Petruzzella la richiesta di rinnovare il progetto e partecipare alla seduta in Ungheria del 2007. La risposta ricevuta sia da parte dell'assessore Petruzzella che da parte Marilina D'Abramo, fautrice del progetto passato e attualmente impegnata per il suo rinnovo, è stata positiva. Positiva però non è stata la risposta alla proposta, avanzata una studentessa liceale, Alina de Gennaro (della redazione di "Quindici"), animata, come molti altri giovani, dal desiderio di partecipazione attiva alla vita comunale. Portavoce di un gruppo di giovani, ha sostenuto la necessità di istituire un Consiglio Comunale dei giovani, organismo cui proprio in progetto “No more gaps” ha portato: tra le delegazioni partecipanti vi era, infatti, quella di Certaldo, paese della provincia fiorentina, che da tempo ha un proprio consiglio comunale dei giovani. I giovani molfettesi chiedono l'istituzione di un simile organismo come risposta ad una città che non soddisfa i bisogni sociali, culturali e ricreativi della sua gioventù. Chiedono di poter proporre in prima persona iniziative e affiancare la loro voce a quella del Consiglio Comunale ufficiale. Per troppo tempo le numerose amministrazione che hanno guidato Molfetta, lo hanno fatto considerando i giovani come un energia potenziale; adesso è il momento di concretizzare tale potenzialità. Per farlo, però c'è bisogno della collaborazione di tutti i giovani cittadini molfettesi. Quanti interessati possono inviare una mail ai seguenti indirizzi per ottenere maggiori informazioni: alinacormio@virgilio.it o alina.degennaro@virgilio.it
Autore: Alina Cormio
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