Attenzione all'alga tossica. L'agenzia per l'ambiente conferma la presenza: 80 intossicati a Bisceglie
MOLFETTA - L'Agenzia per la protezione ambientale della Puglia (Arpa), dopo le analisi sui campioni prelevati, ha confermato la presenza di Ostreopsis, una microalga tossica, nelle acque segnalate dalla Capitaneria di Porto di Molfetta.
In particolare già a ferragosto c'era stata la segnalazione della Capitaneria sul «manifestarsi di sintomi para-influenzali, mal di gola, debolezza fisica, mal di testa» che avevano interessato bagnanti frequentatori dei tratti di litorale di Molfetta, in particolare al Gavetone. A Bisceglie, in particolare ci sono stati i casi più gravi di persone colpite dagli effetti dell'alga sulle spiagge (sintomi para-influenzali: mal di gola, debolezza fisica, mal di testa), un'ottantina di bagnanti sono stati medicati al pronto soccorso.
Sulla base delle modalità e dei sintomi descritti, sia la Capitaneria che il Pronto Soccorso avevano ipotizzato come eventuale causa una fioritura di microalghe tossiche del genere Ostreopsis.
L'Ostreopsis ovata, la cosiddetta alga tossica, è una specie tipica dei mari tropicali divenuta “un nuovo ospite delle coste pugliesi”, secondo l'Arpa Puglia: l'Ostreopsis predilige acque calme, calde e bene illuminate anche se diffonde la sua tossina soprattutto durante le mareggiate, perchè le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell'aria.
Le prime segnalazioni dell'Ostreopsis lungo le coste pugliesi risalgono al 2000.
I fattori ambientali che facilitano la proliferazione sono le alte temperature, l'alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni. In Puglia è arrivata probabilmente – secondo l'Arpa – dopo essere stata introdotta accidentalmente in Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi.
Per evitare l'effetto dannoso dell'alga tossica, “nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis”, occorre – secondo l'Arpa – evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate. Occorre inoltre limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina.
In una nota dell'agenzia si ricorda che la fioritura delle microalghe è purtroppo un fenomeno attualmente inevitabile in particolari situazioni geografiche, stagionali e meteo-climatiche, e che comunque sul sito Internet dell'Arpa Puglia (www.arpa.puglia.it) sono riportate delle linee guida per prevenire e/o minimizzare l'impatto sanitario di tali fioriture.