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Assessore Corrieri (Bilancio e programmazione): gestione rigorosa delle finanze
15 luglio 2006

Mimmo Corrieri, 53 anni, sposato, due figlie, è il nuovo assessore alle Finanze, Bilancio, Tributi, Programmazione, Coordinamento intersettoriale, Compatibilità finanziaria per i contratti e gli appalti. Laureato in Scienze Politiche, ha già ricoperto negli anni '80/'90 come espressione della Dc, numerosi incarichi amministrativi - assessore ai Servizi sociali, ai Lavori Pubblici, all'Urbanistica - per un periodo anche vicesindaco. Le deleghe che le sono state assegnate sono state frutto di una scelta sua e del movimento politico di cui è espressione, Molfetta prima di tutto? “Sì. C'era un'aspettativa sul ruolo di vice sindaco, per la possibilità di coordinare il lavoro amministrativo, obiettivo sostanzialmente raggiunto con la delega che mi è stata assegnata. Infatti, quella alla Programmazione non è riferita alla programmazione economica, ma alla attuazione del programma, al punto tale che i miei incarichi comprendono anche il coordinamento intersettoriale, in definitiva di tutti i settori di attività che fanno capo all'amministrazione comunale legati al programma che questa intende sviluppare”. Quali sono i primi interventi cui si sta dedicando? “Intanto ad una ricognizione dell'esistente in tutti i settori di attività. Ci sono delle situazioni di cui ho dovuto prendere atto. Per esempio, ho rilevato insediandomi che, per la prima volta, il Comune durante la gestione commissariale non ha rispettato il patto di stabilità, che è quella norma che consente al Comune una libertà di manovra in senso economico finanziario; non rispettare il patto di stabilità vuol dire avere delle sanzioni pesanti, per esempio il blocco delle assunzioni. I tetti di spesa non sono stati tutti rispettati e quindi la prima preoccupazione è quella di ripristinare le condizioni di percorribilità rispetto all'utilizzo del bilancio. Sto cercando di capire se questo sforamento del tetto di spesa è dovuto a fatti episodici o strutturali”. C'è la prospettiva di un aumento delle tasse? “C'è un'idea di fondo che informerà tutta la nostra attività. Ci poniamo due obiettivi, tentare di non toccare la spesa sociale,ma addirittura di incrementarla, perché riteniamo che le fasce più deboli della popolazione necessitino di un'attenzione particolare: E poi, non andare a rivedere tasse e tributi, soprattutto per queste fasce di cittadini”. C'è un'emergenza particolare che ritiene di dover affrontare? “Piuttosto una situazione generale di difficoltà, all'interno della quale fare delle scelte che saranno modellate sui principi di cui dicevo prima. Le risorse non sono mai sufficienti, dobbiamo individuare delle priorità. In una situazione di questo tipo non si può dare tutto a tutti, per cui la nostra prima preoccupazione sarà quella di utilizzare il denaro pubblico con molto rigore; la mia permanenza in questo assessorato e questa amministrazione ha questo significato: utilizzare il denaro pubblico con parsimonia e con molto rigore. Si taglierà laddove è necessario, eliminando le sacche di sperpero, con un maggiore impegno per le spese di investimento”.
Autore: Lella Salvemini
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