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Asm, il PDL attacca il centrosinistra: come è difficile votare a favore
02 marzo 2011

MOLFETTA - Il Pdl attacca il centrosinistra sulla privatizzazione dell'Asm
"Qualche volta capita che l'opposizione, per intero, si svegli dal suo sonno profondo e dai suoi incubi permanenti e si degni di partecipare ai processi decisionali che la Giunta Azzollini ha programmato per il futuro della Città; ed ecco vederla partire, lancia in resta, con comunicati e battage pubblicitari non privi di ammiccamenti e voti in pagella a quel assessore o quel funzionario (i voti non mancano mai), per mettere cappello su qualcosa che certamente non è farina del loro sacco.
All'occhio di un distratto lettore che si sia imbattuto in comunicati stampa sull'approvazione dello Statuto della nuova società  di gestione del ciclo dei rifiuti che vedrà uniti i comuni di Molfetta, Ruvo, Corato e Terlizzi, sembra quasi che questo successo dell'Amministrazione Azzollini non sia il frutto dell'intenso lavoro di proposizione, convincimento, mediazione, cucitura e smussatura svolto in questi anni dal Sindaco e dai i suoi Assessori (Mauro Magarelli in primo luogo) ma - udite udite! - che provenga addirittura dall'azione dell'opposizione in Consiglio a Molfetta. Questo forse perché la stessa opposizione ha presentato qualche scontatissimo emendamento sul solo atto finale, accolto dall'Amministrazione senza alcun pregiudizio, come impone lo "stile amministrativo" che abbiamo scelto.
Il processo decisionale per questo strategico accordo infracomunale, importante per i cittadini, fortemente voluto dal Sindaco Azzollini e ampiamente fatto proprio dalle amministrazioni dei tre Comuni interessati (pur di colorazione politica diversa) ha visto partecipare alla discussione tutte le parti politiche (maggioranze e opposizioni incluse) ma quanto realizzato non può certamente ascriversi all'azione della dormiente minoranza consiliare molfettese.
A voler leggere bene tra le righe del comunicato della variegata opposizione molfettese a guida comunista,  pur "auspicando……migliorando….. augurando…." aleggia sempre la (vana) speranza che la programmazione dell'Amministrazione Azzollini frani nel nulla, alla faccia dei molfettesi e del futuro della Città. E' la storia di sempre: dimostrare in qualsiasi modo, con qualsiasi mezzo, di esistere; questo è l'unico obiettivo che l'opposizione molfettese si pone, o meglio, può porsi; altro non potrebbe.
Purtroppo per loro le cose non stanno nemmeno così. Su tutti - o quasi - i processi decisionali, essi devono per forza di cose accodarsi; a volte non lo fanno esplicitamente, a volte si, per il gioco delle parti, mostrando incomprensibile difficoltà nel dover ammettere (non lo faranno mai) che questa Amministrazione lavora bene, produce risultati a volte esaltanti pur in condizioni difficili e continua nell'opera di ricostruzione di un Comune sempre più guida nel territorio regionale a tutti i livelli. A volte i nostri oppositori avversano strumentalmente le azioni dell'Amministrazione, cavillando di proposito, cercando fango dove non ce n'è,  ponendo ostacoli e mine vaganti a tutti i livelli istituzionali (ne è esempio l'operato della Regione, ente dove -come per incanto- ogni provvedimento a firma del Comune di Molfetta si incaglia con motivazioni risibili poi sempre smentite dalla magistratura amministrativa).
Capita qualche volta, come questa, che essi debbano ammettere a denti stretti (e sempre col mal di pancia) che ancora una volta abbiamo fatto bene. Noi? Ci accontentiamo di poco: la Città cresce, il programma procede,  siamo contenti così".

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Lo storico Raymond Secher scrive che nel 1793 furono chiusi tutti i luoghi di culto, e massacrati a colpi di spada centinaia di preti cattolici particolarmente nell'Ovest e in Vandea. I ribelli impartirono l'ordine di eliminare fisicamente ogni politico corrotto che era stato segnato su una particolare lista, e di liquidare le donne degli stessi perché non potessero procreare, nonchè trucidare i figli di questi perché non divenissero i futuri "briganti". La Vandea fu qualcosa di più che un orrendo massacro, fu il tentativo di sterminare definitivamente tutte le fazioni politiche e religiose. Vennero date alle fiamme le abitazioni e le coltivazioni che appartenevano agli uomini di governo e i morti furono centinaia di migliaia. Che differenza con il popolino Italiano vero? Qui da noi, al politico ladro chiediamo l'autografo, più è grosso il dissesto di "un'azineda", più diciamo che il suo "ART.22" è bravo ... a destra come sinistra! Gli facciamo, rifondare financo ciò che ha contribuito a sfasciare e dissestare, e nel contempo vogliamo processare e condannare al carcere duro chi, "carte alla mano" ha dimostrato, e non da oggi, come si "giocava" sulle raccolte, ecc. Comunque è bravo! Sì, certo, ma chissà x che cosa... A "monitorare" non mi sembra proprio... (Vedasi "tabelline" dell'alluminio degli anni passati, tutte pubblicate (ZERO KG NEL 2005!), giusto per dirne solo una. La politica può sì, certo avere le bende, chissà perchè, per come e per che cosa... NOI NO!!!


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