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Arrestato il “re del grano”, Francesco Casillo
10 gennaio 2006

MOLFETTA – 10.1.2006 E' stato arrestato questa mattina dai militari del Gruppo Repressione Frodi della Guardia di Finanza, su disposizione del Gip di Trani, dr. Michele Nardi, Francesco Casillo, trentanovenne di Corato, considerato il “re del grano” in quanto amministratore della “MOLINO CASILLO Francesco S.r.l”, azienda leader in Italia nella produzione di semola di grano duro e tra i maggiori importatori di grano al mondo. Il provvedimento di custodia cautelare, richiesto dal pm Antonio Savasta al termine di approfondite indagini, è la conseguenza del maxi-sequestro, avvenuto nel settembre del 2005 nel porto di Bari, di circa 58.000 tonnellate di grano duro di origine canadese, in gran parte acquistate ed importate in Italia dallo stesso Casillo. Le analisi eseguite dai laboratori dell'ispettorato repressione frodi hanno evidenziato la presenza nell'intero carico di Ocratossina, una sostanza altamente nociva per la salute umana, sia per assunzione diretta del prodotto contaminato, sia indirettamente, attraverso il consumo di carini di animali nutriti con mangimi ottenuti da grano contaminato. Da quanto si è appreso, Casillo, producendo analisi di laboratorio da cui emergeva falsamente l'assenza di agenti patogeni o contaminanti pregiudizievoli alla salute pubblica, riuscì nei primi giorni del mese di ottobre dello scorso anno ad ottenere il dissequestro dell'intero carico contaminato, così da poter introdurre in commercio un prodotto acquistato a prezzi sensibilmente inferiori rispetto a quelli di mercato, realizzando enormi margini di guadagno e destabilizzando l'equilibrio dell'intero settore. A Casillo è stato contestato il reato di avvelenamento di sostanze alimentari e di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, per aver trasformato grano duro contaminato da Ocratossina (sostanza cancerogena rilevata oltre i limiti di legge) in semole destinate all'alimentazione e al consumo, recando, in tal modo, grave pericolo alla salute pubblica. Ricordiamo che Francesco Casillo sottoscrisse nel 2003 un protocollo di intesa con il Comune di Molfetta per l'insediamento nella nostra zona Pip di una base logistica integrata (per complessivi 50 ettari di territorio, per cui fu necessaria una variante al nostro Prg, duramente contestata dalle opposizioni in Consiglio Comunale), denominata “Piattaforma Logistica Mediterranea” per la movimentazione, gestione e trasporto delle merci. L'iniziativa del gruppo-Casillo (che a questo punto potrebbe arenarsi definitivamente) prevedeva la realizzazione di un centro servizi logistici per lo stoccaggio, imballaggio e movimentazione delle merci, nonché servizi per i mezzi di trasporto e quelli destinati alla persona, che, a regime, avrebbe dovuto occupare circa 280 persone. Giulio Calvani
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