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Apre l’archivio Finocchiaro Premiati i vincitori della borsa di studio
15 ottobre 2021

Molti di loro muovevano i primi passi, altri nascevano lo stesso anno della sua dipartita, eppure qualcosa è scattato in loro e di questo, ancora una volta è lui, Beniamino Finocchiaro, input e punto di ripartenza. Partiamo subito dalla fine: l’inaugurazione dell’archivio dell’Associazione Elena e Beniamino Finocchiaro, lì dove la storia personale e quella della città di Molfetta, si intrinsecano inevitabilmente. Ed è proprio Corso Dante il naturale scenario che ha salutato la consegna ufficiale dell’archivio alla città resa data prima anche per la consegna delle Borse di studio che, l’Associazione, per volontà di Elena e Beniamino Finocchiaro, destina a studenti distintisi nella produzione di elaborati su temi di interesse dell’Associazione medesima, borse destinate al prosieguo degli di studi. E il tema oggetto del bando della borsa di studio anno 2020, nel cinquantesimo anniversario della costituzione delle Regioni, decretate dalla Carta Costituzionale, non poteva che riguardare il ruolo di Beniamino Finocchiaro nella redazione dello Statuto della Regione Puglia, Finocchiaro primo Presidente della Regione. “La battaglia per il primo Statuto della Regione Puglia da parte di Beniamino Finocchiaro, alla luce della storia delle autonomie locali e del regionalismo in Italia”. Il tema impegnativo, ma attuale ha visto la fattiva partecipazione di studenti concittadini e di comuni viciniori i quali, come ricordato dal dott. Arturo Finocchiaro (fratello di Beniamino), introdotto da un’emozionata Angela Amato, vicepresidente dell’Associazione, hanno messo in pratica le volontà di Elena e Beniamino, affinché, attraverso il lascito di beni mobili e immobili, avessero la possibilità di far proseguire gli studi a studenti meritevoli e contestualmente diffondere il pensiero del nostro illustre concittadino, un personaggio, come continua il dott. Finocchiaro, con comportamenti poco ortodossi, ma sempre mossi dall’affetto per la nostra città, ispirati dall’educazione e dal rigore salveminiano. L’Associazione nasce per le volontà dei coniugi Elena e Beniamino, ma si deve alla prof. Elena Germano l’acquistò del garage per conservare, in un archivio, le opere di un uomo, un Sindaco, un parlamentare, Presidente della Rai, primo Presidente della Regione Puglia, la storia della città. Angela Amato ribadisce il ruolo determinante della signora Elena, non un passo indietro ma accanto al suo compagno, un socialista, di cui il nostro Paese avrebbe ancora bisogno. Il Sindaco Tommaso Minervini si lascia andare ai ricordi personali, all’anno in cui frequentava la terza classe del Liceo. “Si era in piena contestazione e conobbi Beniamino. Mi fece conoscere Salvemini. Era la parte minoritaria del socialismo, ma era coerente con i suoi ideali socialisti, retto. La storia la scrivono i vincitori, si dice, ma oggi c’è bisogno di riscriverla. L’aver invitato colui che concordò nella sostituzione di Finocchiaro è un passo in questo senso, affinché venga ripristinata l’unità nella diversità delle opinioni e per cercare di smettere di vivere di rimpianti e provare a scrivere la nuova fase riformista”. “Non ho conosciuto Finocchiaro. Quando era presidente della Rai io non ero deputato. Ho avuto modo solo di incontrare solo quelli che lo rimpiangevano, quelli che non erano contenti che io avessi preso il suo posto alla presidenza della Commissione Cultura del PSI”, afferma Claudio Martelli, chiamato a definire, in un excursus storico, il ruolo del Mezzogiorno nello sviluppo del Paese. “Credo nelle visioni e credo anche che il vero investimento è il sostegno ai giovani come ha voluto l’Associazione perché il futuro appartiene alla conoscenza, forma di emancipazione”. L’Associazione che ha nel Consiglio direttivo oltre al Sindaco Tommaso Minervini, presidente, e Angela Amato, vicepresidente, anche il Dott. Arturo Finocchiaro, fratello del compianto Beniamino, e il prof. Angelantonio Spagnoletti, ha fatto sì che quattrocento faldoni di proprietà dei coniugi Finocchiaro, fossero organizzati in un archivio e messi a disposizione della città, un archivio moderno, funzionale reso realtà grazie all’opera del prof. Adriano Antonucci. E con lo stesso spirito altruista e lungimirante, sono state assegnate le borse di studio. A consegnare i premi, i membri della Commissione giudicatrice, il prof. Angelantonio Spagnoletti, la prof. ssa Angela Panunzio, il prof. Adriano Antonucci, oltre al Presidente e Vicepresidente. Ed eccoli i nomi dei vincitori, la nostra meglio gioventù: Vincenzo Demichele - Uniba - Ricercatore Fondazione Gramsci, Giovanni Luca Palombella - Liceo Scientifico “A. Einstein” Molfetta; Gabriella De Trizio, Liceo Classico L. Da Vinci” Molfetta; Anna Maria Turturro Liceo Classico “L. Da Vinci” Molfetta; Daniele Anaclerio, Liceo Scientifico O.S.A. Rita Levi Montalcini” (Isss “Galileo Ferraris) Molfetta; Anna Gaia De Palma, Eliana Minervini, Gianluca Sgobba (Lavoro di gruppo) Liceo Classico “L. Da Vinci”Molfetta. Molti di loro non erano nati ma tutti i vincitori hanno fatto proprio il pensiero di Beniamino Finocchiaro: “Ribellatevi dei vostri vescovi, rimanete nelle vostre chiese”. E tra i ragazzi c’erano loro, Elena e Beniamino. C’erano e sorridevano.

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