Appello di Gianna Sallustio: trasliamo a Molfetta le ossa di Salvemini
Pubblico appello per la traslazione delle ossa di Gaetano Salvemini a Molfetta. A lanciarlo è la scrittrice molfettese Gianna Sallustio, collaboratrice di “Quindici” lancia un Pubblico Appello al sindaco di Molfetta sen. Antonio Azzollini, a tutti i rappresentanti dei partiti politici, quelli governanti e quelli all'opposizione, alle associazioni culturali e filantropiche e ai dirigenti scolastici. Appello che Quindici sottoscrive e fa proprio nel solco di quella tradizione che da anni fa di questo giornale un punto di riferimento attento e presente a livello locale nella conservazione della memoria del grande storico antifascista molfettese e nella riscoperta del suo pensiero politico e culturale, ma anche nel ricordo dell'uomo dalla schiena dritta e dalla grande dirittura morale che consideriamo valori imprescindibili ai quali ispirarsi. «È possibile – si chiede la Sallustio - che i resti mortali di un grande molfettese, le cui opere sono studiate nelle più prestigiose Università Internazionali, Gaetano Salvemini, restino abbandonati in una trascurata sepoltura in un cimitero di Firenze?! È possibile che i molfettesi siano così qualunquisticamente ignari del valore morale dei suoi scritti, valore che ogni persona informata non può non riconoscere indipendentemente da veteri ideologismi e da beceri partitismi? È possibile che noi molfettesi non sentiamo il dovere civico nonché l'orgoglio di traslare quelle Ossa significative a Molfetta? O è proprio tutto finito e ci premono solo danaro e apparire??? Noi molfettesi, uomini e donne, di buona volontà, dovremmo partecipare, una tantum, alle spese per il trasferimento (da Firenze a Molfetta) dei resti mortali dello Storico Gaetano Salvemini. Il Comune di Molfetta, date le difficoltà in cui trovansi tutte le amministrazioni comunali, dovrebbe essere alleggerito dalle spese. In quanto al luogo in cui depositare per sempre quelle care Ossa, perché non pensare ad interrarle ai piedi del busto di Gaetano Salvemini che trovasi nella nostra villa comunale? Privilegio che deve rimanere unico. Pretendere un loculo nel cimitero cittadino sarebbe oneroso e realizzabile… a tempo indeterminato. A coloro che sorrideranno scettici o indifferenti asserendo che ci sono problemi più urgenti da risolvere, proprio pensando seri come: la disoccupazione, lo squallore di certe pensioni per anziani, di certi stipendi, l'evasione fiscale, il lavoro a tempo determinato, il tangentismo che continua imperterrito, le varie mafie che vanno combattute come il cancro della nostra società, i risultati nefandi del capitalismo selvaggio… ebbene ricordiamo il pensiero e la fede espressi da Ugo Foscolo a proposito delle tombe dei Grandi: “… e l'ossa fremono amor di patria!...” Laddove Patria non è un ente metafisico-retorico ma è quella comunità di cittadini che in ogni campo lavorano, producono, pagano le tasse in proporzione agli averi; introiti delle quali tasse servono SOLO per risolvere i bisogni della collettività. A nome di tutti i molfettesi che in città, in Italia e all'Estero hanno a cuore l'orgoglio della Memoria di Gaetano Salvemini Indegnamente