MOLFETTA – Alla redazione di “Quindici” è pervenuta lettera aperta di un'insegnante che fa appello alla comunità molfettese per una raccolta alimentare per la famiglia della bambina marocchina che sabato 4 aprile cadendo in mare alla banchina S. Domenico (foto), è entrata in coma. http://www.quindici-molfetta.it/grave-bambina-marocchina-scivolata-in-mare-mentre-giocava-a-molfetta_18883.aspx
Attualmente la piccola è ricoverata all'ospedale di Brindisi. La famiglia povera ha bisogno di aiuto - che non si concretizza in aiuti economici perché la religione mussulmana non lo permette - bensì in beni di prima necessità. Volentieri pubblichiamo questo appello, convinti che la comunità molfettese saprà rispondere, come sempre, con generosità e altruismo:
«Cari lettori,
sono l'insegnante di una bambina marocchina di appena 9 anni, caduta in mare sabato 4 aprile scorso, durante la processione del Sabato Santo.
Purtroppo la bimba è rimasta in acqua parecchio tempo prima di essere soccorsa, perciò il suo cervello è rimasto senza ossigeno ed è entrata in coma. Attualmente la bambina è ricoverata all’ospedale di Brindisi ed ha bisogno di molte cure, molta assistenza e aiuto.
I suoi genitori sono disperati, tristi,stanchi e soli, dignitosi nel loro dolore, che non chiedono nulla e che ringraziano anche solo per un sorriso.
Noi insegnanti abbiamo cercato di essere accanto a questa famiglia il più possibile e con ogni mezzo, ma con tutta la nostra volontà, da sole non ce la facciamo; crediamo che sia nostro dovere tentare di aiutarla, ma abbiamo bisogno anche dell'aiuto di tanti di Voi.
Per questo motivo ho organizzato una raccolta di beni di prima necessità (alimentari, abbigliamento, ecc), presso l'oratorio di San Filippo Neri. Della raccolta si occuperà la sig.na Piepoli Mercedes.
Per ulteriori informazioni potete contattare il n. 340-4140713 e-mail mercy86@hotmail.it
L'amore ha molte facce ed infinite sfaccettature e non dobbiamo dimenticarci di donare il nostro amore alle persone che ci stanno accanto, che vediamo ogni giorno, coloro che soffrono.
Guardiamoci intorno, basta poco, anche solo un sorriso, un gesto, uno sguardo...
Grazie per quanto riuscirete a fare, un appello sentito va anche alle istituzioni, e alla classe politica molfettese».