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Antonio Azzollini del Pld col 57,03% stravince al ballottaggio contro Mino Salvemini (42,77%). Torna il sindaco-senatore Alea iacta est, il dado è tratto. Il festoso passaggio delle consegne
15 maggio 2008

“L' ham str'ppiat 'bun!” Ecco le parole che il rieletto sindaco di Molfetta Antonio Azzollini del Popolo della Libertà - che ha ottenuto 18.128 voti (57,03%) contro il suo avversario Mino Salvemini che si è fermato a 13.661 voti (42,97%) - scambia con un suo collaboratore all'ingresso del chiostro di S. Domenico per il passaggio di consegne e l'ufficiale investitura della carica istituzionale dopo qualche giorno dal voto. Poi il breve discorso alla platea in cui Antonio Azzollini annuncia il I atto post elezioni: “Aiutare le vittime della Truck Centre”. La dott.ssa Antonella Bellomo, commissario uscente, nell'intervista, dice: “Sapevo dell'iniziativa e sono d'accordo - poi continua - Il Sindaco non l'ha detto ma verranno utilizzati i soldi delle sponsorizzazioni per dare un aiuto alle famiglie.” Tra poderose strette di mano e vigorose pacche sulle spalle, un trionfante Antonio Azzollini fa il suo ingresso in quel di S. Domenico a Molfetta. Entra da vincitore, che ha sbaragliato gli avversari e, consapevole della sua potenza, non risparmia saluti e abbracci per ognuno, nella sua corte. Il più potente politico della città è attorniato dai giornalisti. A Quindici dice: “La giunta sarà pronta in poche ore perché abbiamo delle regole e verranno rispettate.” Antonio parla di rinnovamento e di maggiore distribuzione delle responsabilità tra le varie figure che lo affiancheranno nel governo di Molfetta. Alla nostra domanda “si dissocia da quanto accaduto in corso Margherita alla proclamazione della sua vittoria: traffico rallentato, fumogeni, cori, saluti romani?” il senatore risponde: “No, no, ci mancherebbe. La gente ha giustamente festeggiato e l'ha fatto in modo composto”. Quali gli obbiettivi? “Da oggi riprendo a lavorare perché c'è molto da fare per la città. Subito il centro e palazzo dogana. E ancora, la questioni sicurezza, pulizia e sviluppo tecnologico”. Previsti accordi bipartisan? Quale il messaggio per Salvemini e Zaza? “Attualmente non c'è nessun accordo. Il mio messaggio è che spero facciano un'opposizione nell'interesse della città”. Incorniciato dal caratteristico colonnato bianco, al rintocco delle campane il “neo-sindaco” abbottona la giacca e siede; alla sua sinistra il commissario straordinario uscente, la dott.ssa Bellomo, a destra i garanti delle elezioni, ad assicurare che le stesse si siano svolte nel rispetto delle leggi. E' uno dei due garanti a prendere la parola ed a recitare la formula ufficiale: “Azzollini ha riportato 18.128 voti validi. Alle ore 10:47 del 1° maggio 2008 è eletto sindaco della città di Molfetta”. Il tricolore è già sull'abito blu scuro, uno scroscio d'applausi è smorzato dall'inno nazionale che inizia a suonare nell'aria; alea iacta est, il dado è tratto. Subito dopo si procede con le operazioni di rito; il passaggio di consegne è sottoscritto da un soddisfatto Azzollini e da una sorridente commissario straordinario. La Bellomo ringrazia ed effettua la verifica di cassa, con Azzollini e il tesoriere. Gli “spettatori” gridano gioiosi e quando viene nominata la “cassa comunale” qualche voce si distingue e afferma: “Sindaco, stè tut, stè, aha!” Una battuta o una speranza? Poi il sindaco prende la parola e comunica ai presenti quanto già anticipato alla stampa. Parla anche di Istituti d'Istruzione privati “per una sana concorrenza con il pubblico”. Affronta il tema del federalismo fiscale “che è nell'agenda di Governo. Le città che non troveranno sbocchi, vedranno ridurre sensibilmente il proprio tenore di vita sociale”. Molfetta, impegnandosi con nuove energie e giovani menti, dovrà, a parere del Primo Cittadino, vincere un'importante sfida con se stessa. Detto questo, poi, Azzollini cita praticamente tutto, dal Pulo al museo d'archeologia industriale, dai problemi degli anziani al lavoro per i giovani. Il 1° atto dell'attività post elettorale è inedito: “Per prima cosa, una volta tornato nella stanza di Palazzo Giovene, con l'appoggio della giunta, offrirò un aiuto materiale alle famiglie delle vittime della Truck Center” Ma il sindaco non specifica la fonte del denaro che verrà offerto. A chiarircelo è la Bellomo che parla di fondi di finanziamento della campagna elettorale che verranno generosamente devoluti alle famiglie. Aspettando il futuro, strano e nebbioso, rimandiamo al De Bello Gallico e a quel famoso Cesare: s'egli prese Roma, Azzollini ha anche Molfetta. A Cesare quel ch'è di Cesare, e a Molfetta…
Autore: Sergio Spezzacatena
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