Annalisa Altomare: ancora oggi a Molfetta la grande assente è la politica
Il Centrodestra forte della vittoria elettorale tenta di dare contenuto all'azione amministrativa con iniziative puntiformi sganciate da un programma di ampie prospettive. Non si sa quale sia la strada da percorrere per disegnare in maniera coerente la Città del prossimo futuro. Il dialogo fra le forze politiche alternative all'attuale Amministrazione ed in particolare nel Centrosinistra non riesce a superare la fase dell'analisi della sconfitta elettorale né a sganciarsi da una logica di mera opposizione consiliare. La storia degli ultimi anni ha dimostrato che troppo spesso l'attività di opposizione sviluppata in consiglio comunale, anche se ben motivata e strutturata, viene percepita dai cittadini come una iniziativa ostruzionistica. La mia opinione è che risulta ormai inderogabile avviare una fase altamente propositiva di inziative per lo sviluppo della città di Molfetta che parta dall'ascolto non solo di chi vive nelle associazioni e nei gruppi organizzati, ma anche di coloro che vivono in maniera più fluida nelle piazze, nei vicoli, nei pub, sui cantieri. Essi sono portatori di nuovi bisogni, esprimono situazioni di nuove vulnerabilità sociali. Non è impossibile uscire dalla comodità delle nostre sedi di partito e forzare il perimetro della tastiera del nostro pc. E' possibile riscrivere con coraggio programmi di impegno politico lasciandoci interrogare da chi abbiamo di fronte, dal suo volto, dal suo nome. Non penso si possa fare diversamente se si vuole indebolire il metodo clientelare della raccolta del consenso. A Molfetta, poi, viviamo il paradosso del mancato riconoscimento delle pari opportunità di genere nell'ambito della costituzione della Giunta Municipale. Il fatto che il Sindaco non abbia nominato donne fra gli Assessori non sorprende. Ma è un gesto che segna ancora di più la distanza fra la società reale e quella della politica. La sfida alle Donne è manifesta. Essa va raccolta e vinta.
Autore: Annalisa Altomare