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Anna Maria Ferretti presenta a Molfetta il suo libro "La terra è una palla che gira e che balla" La direttora di "Antenna Sud" venerdì 4 giugno alle ore 19 alla libreria "Il Ghigno"
01 giugno 2010

MOLFETTA - Appuntamento con la solidarietà a Molfetta venerdì 4 giugno alle ore 19 alla Libreria Il Ghigno, la giornalista Annamaria Ferretti (foto), direttora di Antenna Sud, presenta il suo libro "La terra è una palla che gira e che balla - Lettere dei bambini dell'Abruzzo". A dialogare con l'autrice ci sarà la giornalista di Antenna Sud Annamaria Minunno.

Un percorso durato un anno, fatto di storie che raccontano la vita di quei giorni. 'Avventura', 20 secondi che hanno distrutto tutto. Così i bambini dell'Aquila, hanno definito il terremoto, quelle terribili scosse che hanno fatto tremare la terra il 6 aprile dell'anno scorso. Quegli stessi bambini, mettono a nudo, nero su bianco, le loro emozioni. Dubbi, paure, dolore, abbandono, ma anche speranza di ritorno ad una vita normale, che intanto è passata dalla tragedia delle case distrutte, delle notti in auto, della vita negli alberghi e nelle tende. E poi la storia di Francesca, che non ce l'ha fatta, raccontata dalla madre.

Il ricavato delle vendite di "La terra è una palla che gira e che balla" contribuirà a sostenere le spese di organizzazione di una casa accoglienza, nei pressi dell'ospedale dell'Aquila, che ospiterà i genitori dei bambini malati oncologici.

Annamaria Ferretti (Salerno, 1967) è giornalista professionista. La sua esperienza lavorativa, iniziata a Telenorba, è proseguita con collaborazioni nazionali per Radio Rai, Raidue, Rtl, «La Repubblica» e «La Gazzetta del Mezzogiorno». Dal 2007 è direttora responsabile della redazione giornalistica di Antenna Sud. Dal 2009 ha anche assunto la direzione di rete della stessa emittente, ottenendo il premio 'Tv d'oro' di Millecanali (miglior programmazione tv locale).

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.........Che vi istruiscono, vi tengono a dieta, vi trattano come bestie e si servono di voi come carne da cannone. Non datevi a questi uomini inumani: uomini-macchine con una macchina al posto del cervello e una macchina al posto del cuore! Voi non siete delle macchine! Siete degli uomini! Con in cuore l'amore per l'umanità! Non odiate! Solo chi non è amato odia! Chi non è amato e chi non ha rinnegato la sua condizione umana! (sic) Soldati! Non combattete per la schiavitù! Battetevi per la libertà! Nel diciassettesimo capitolo di san Luca sta scritto che il regno di Dio è nell'uomo: non in un uomo o in un gruppo di uomini ma in tutti gli uomini! In voi! Voi, il popolo, avete il potere di rendere questa vita libera e bella, di rendere questa vita una magnifica avventura. E allora, in nome della democrazia, usiamo questo potere, uniamoci tutti. Battiamoci per un mondo nuovo, un mondo buono che dia agli uomini la possibilità di lavorare, che dia alla gioventù un futuro e alla vecchiaia una sicurezza. Promettendo queste cose i bruti sono saliti al potere. Ma essi mentono! Non mantengono questa promessa. Né lo faranno mai! I dittatori liberano se stessi ma riducono il popolo in schiavitù. Battiamoci per liberare il mondo, per abbattere le barriere nazionali, per eliminare l'ingordigia, l'odio e l'intolleranza. Battiamoci per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso conducano alla felicità di tutti. Soldati uniamoci in nome della democrazia!........................(continua)
"La Terra.......chissà perchè mi ha fatto ricordare Chaplin, Il grande dittatore. "Noi tutti vogliamo aiutarci vicendevolmente. Gli esseri umani sono fatti così. Vogliamo vivere della reciproca felicità, ma non della reciproca infelicità. Non vogliamo odiarci e disprezzarci. Al mondo c'è posto per tutti. E la buona terra è ricca e in grado di provvedere a tutti. La vita può essere libera e bella, ma noi abbiamo smarrito la strada: la cupidigia ha avvelenato l'animo degli uomini, ha chiuso il mondo dietro una barricata di odio, ci ha fatto marciare, col passo dell'oca, verso l'infelicità e lo spargimento di sangue. Abbiamo aumentato la velocità, ma ci siamo chiusi dentro. Le macchine che danno l'abbondanza ci hanno lasciato nel bisogno. La nostra sapienza ci ha resi cinici; l'intelligenza duri e spietati. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che d'intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e di bontà. Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto. L'aereo e la radio ci hanno avvicinati. E' l'intima natura di queste cose a invocare la bontà dell'uomo, a invocare la fratellanza universale, l'unità di tutti noi. Anche ora la mia voce raggiunge milioni di persone in ogni parte del mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che costringe l'uomo a torturare e imprigionare gli innocenti. A quanti possono udirmi io dico: non disperate. L'infelicità che ci ha colpito non è che un effetto dell'ingordigia umana: l'amarezza di coloro che temono la via del progresso umano. L'odio degli uomini passerà, i dittatori moriranno e il potere che hanno strappato al mondo ritornerà al popolo. E finché gli uomini non saranno morti la libertà non perirà mai. Soldati! Non consegnatevi a questi bruti, che vi disprezzano, che vi riducono in schiavitù, che irreggimentano la vostra vita, vi dicono quello che dovete fare, quello che dovete pensare e sentire...........(continua)
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