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Angelo Berardi e l'arte del restauro.
15 ottobre 2007

Quante volte vi siete chiesti guardando il vostro bel lampadario in ottone: chissà come sarebbe più bello se fosse restaurato o anche ripulito di tutte le scorie del tempo, eliminando quella brutta ossidazione? E quante volte avete rinunciato, non sapendo a chi rivolgervi o addirittura temendo che mani poco esperte potessero danneggiarlo? E l'oggettistica di antiquariato in bronzo o argento? Magari è rimasta chiusa in un cassetto, quando avrebbe potuto essere adeguatamente valorizzata. Stesso discorso per l'antico letto di ottone che mostra tutti i segni del tempo. Perfino nelle chiese ci sono oggetti d'arte e di valore che sembrano dimenticati all'usura del tempo e che ormai nessuno guarda più. Oggi grazie alla tecnologia e a mani esperte, è possibile restituire questi e altri oggetti all'antico splendore grazie alla passione e all'amore dell'antica arte del restauro di un bravo artigiano, Angelo Berardi, che da oltre 15 anni si dedica a questo lavoro nella zona industriale di Ruvo (Strada privata Ravanas, 11 – tel. 080.3601850). Dopo aver avviato un'attività di produzione di lampadari e oggettistica di ottone, bronzo e rame, destinata ai grossisti, Berardi, forte della sua cultura nel settore, con un titolo di studio specifico (è diplomato in chimica industriale a Castellana), della conoscenza dei materiali, un bel giorno decide di affiancare alla sua attività produttiva, quella di restauro destinata al pubblico, soprattutto a chi ne può apprezzare l'opera. Tra i suoi lavori più recenti ci sono il Crocifisso della Chiesa della Madonna del Rosario di Terlizzi, qualche leggio e lampadari di altre chiese della provincia di Bari, candelieri e oggettistica antica, servizi da the di alcune famiglie di Molfetta. Insomma, tutto quello che è ottone, bronzo, ferro, rame e derivate, non ha segreti per Berardi che, dopo uno studio dell'oggetto, della sua geometria e del materiale, comincia il restauro pezzo per pezzo, anche smontando i vari componenti, per rimettere insieme il tutto, una volta completata l'opera. E, se richiesto, provvede anche ad arricchirlo con finiture preziose. Una rara e preziosa professionalità (sono solo un paio questi artigiani nella provincia). «Per me – dice Angelo – ogni lavoro è una sfida, che parte dall'amore per l'arte del restauro e degli oggetti antichi. Mi cimento anche con i casi più difficili: arrivano da me persone con oggetti ridotti veramente in condizioni pietose e quando riesco a riportarli all'antico splendore sono soddisfatto non solo per il risultato del mio lavoro, ma anche per la felicità che leggo negli occhi dei clienti, che mai avrebbero immaginato che “quel vecchio arnese” potesse tornare a brillare».
Autore: C.C.
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