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Ancora una Traviata di successo per l’Alter Chorus Con il soprano Marilena Gaudio applaudita esecuzione in forma di concerto a Bisceglie
15 settembre 2022

Prosegue in maniera florida la stagio- ne estiva 2022 dell’Alter Chorus. Il coro lirico molfettese, preparato dal prof. Antonio Allegretta e facente parte dell’APS don Tonino Bello, ha anco- ra una volta prestato la sua preziosa collabo- razione alla Fondazione Musicale “Biagio Abbate” di Bisceglie per una esecuzione in forma di concerto de La Traviata di Giuseppe Verdi lo scorso 23 luglio nello scenario dell’Anfiteatro Mediterraneo di Bisceglie, la suggestiva cavea sul lungomare con affaccio diretto sul mare Adriatico. Questo evento, patrocinato dal Comune di Bisceglie, ha dato la stura alla rassegna estiva Controtempo d’autore predisposta dall’Associazione “I Fiati” della Fondazione Abbate nel primo decennale di attività dell’Orchestra Sinfonica “Biagio Abbate”, divenuta nel 2015 orchestra ufficiale della Provincia di Barletta-Andria-Trani. L’esperienza di questa compagine ha dato poi origine all’Orchestra Giovanile “Biagio Abbate” della Provincia di Barletta-Andria-Trani, composta da giovani musicisti dai 16 ai 30 anni, selezionati mediante apposito bando e frequentanti un qualificante percorso triennale di formazione, che in questo concerto, dopo la Cavalleria Rusticana dello scorso anno, hanno affrontato con la terza delle opere della Trilogia Popolare verdiana una nuova prova del fuoco, al termine di un laboratorio orchestrale coordinato dal M° Benedetto Grillo, direttore stabile dell’orchestra, durante il quale questi allievi sono stati sapientemente guidati nei meandri della partitura dai maestri Carmine Scarpati, Clelia Sguera, Paolo Nesta e Giuseppe Grassi, storico violino di spalla il primo e prime parti gli altri tre dell’Orchestra senior. Ad assemblare il tutto per l’occasione il M° Nadir Garofalo, originario di Taranto, giovane direttore d’orchestra affermato a livello nazionale, annoverandosi tra le altre sue esperienze la conduzione dell’orchestra del Teatro Massimo di Palermo. Un approc- cio di tipo tradizionale quello di Garofa- lo a quella che è l’opera lirica più eseguita al mondo, scevro di iniziative di istinto per- sonali che, specie con un’orchestra di allievi, avrebbero potuto debellare l’efficacia delle peculiarità della partitura, tutte imperniate a descrivere in maniera teatralmente viscerale i sentimenti contrastanti e altalenanti che caratterizzano lo sviluppo del dramma, come da modus componendi dell’operista bussetano. Il direttore, al contrario, avvalen- dosi di un gesto chiaro e preciso, ha sapu- to invece preservare quelle cadenze, quegli accenti e quelle colorature che si rende an- cor più necessario valorizzare in mancan- za di rappresentazione scenica, concertando in maniera compatta e armonica il cast, ti- rando fuori dai giovani orchestrali, dai solisti e dagli artisti del coro i caratteri migliori, emersi in maniera lampante pur nelle fisiologiche condizioni di appiattimento delle dinamiche tipiche delle esecuzioni in esterna, e nonostante i disturbi dalla vicina movida estiva del lungomare biscegliese, specie sul finale d’opera. Di gran pregio i maestri solisti, a cominciare dalla protagonista Violetta Valery interpretata dal soprano molfettese Marilena Gaudio: una vocalità matura e una sensibilità artistica particolarmente congeniale a disegnare la complessa psicologia del personaggio, caratteristiche queste che hanno consentito di far trasparire persino attraverso le brillanti trame delle colorature del primo atto gli aspetti più cupi dell’animo della viveur di alto bordo al centro della trama dell’opera. Impeto e passionalità, uniti a duttilità e pulizia, hanno connotato invece l’interpretazione del ruolo di Alfredo Ger- mont da parte del tenore Gianni Leccese. La voce calda, morbida e ricca di armonici del basso-baritono Pietro Simone ha dato vita poi ad un Giorgio Germont signorile ed elegante. Efficaci e funzionali al dramma anche le interpretazioni dei comprimari: il soprano Angela Cuoccio (Flora Bervoix), il soprano Raffaella Montini (Annina), il tenore Carlo Monopoli (Gastone De Letorieres), il baritono Pietro Barbieri (Barone Douphol), il basso-baritono Gianfranco Zuccarino (Dottor Grenvil), il baritono Antonio Allegretta (Marchese d’Obigny). Quanto all’Alter Chorus, ancorché La Traviata costituisca il titolo più eseguito negli oltre quindici anni di attività del coro, si è riscontrata una esecuzione tutt’altro che routinaria ma che anzi si rinnova ben inte- grandosi nel disegno interpretativo globale, con una pienissima partecipazione al dram- ma e un impasto vocale vivace, equilibrato e omogeneo. In conclusione, ne è risultato un concerto ben confezionato, graditissimo dal pubblico presente. Viva soddisfazione per la piena riuscita della serata e per il risultato conseguito dagli allievi dell’orchestra è stata altresì manifestata con i loro interventi al termine della serata dal presidente della Fondazione “Biagio Abbate” Antonio Belsito, dal pre- sidente dell’Associazione “I fiati” Tomma- so Regina e dall’assessore Maria Lorusso in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale biscegliese. © Riproduzione riservata

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