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Ancora striscioni contro la Gelmini oggi in tutte le scuole superiori di Molfetta
09 ottobre 2009

MOLFETTA - Tra chi ne approfitta per farsi un giorno di festa a scuola e chi crede veramente nei motivi dello sciopero, oggi a Molfetta ha prevalso questo secondo aspetto con una grande partecipazione da parte degli studenti.
Protagonisti l’Unicobas e Italia dei Valori, che sostengono inoltre il ddl n.° 2442, mentre parallelamente l'Unione degli studenti ha preparato 50 cortei in tutta Italia.
Il disegno di legge prevede "l’istituzione del Consiglio Superiore della Docenza, che sovrintende la valutazione e formazione di base ed in itinere dei docenti (contro la confusione dei ruoli). Contiene il ruolo unico docente: minimi retributivi certi e degni della professione e precisi standard di lavoro con gli alunni. L’anno sabbatico retribuito, il preside elettivo, esenzioni fiscali per libri e didattica".
In una società dove la crisi è sentita come “strumento politico per costruire la società delle paure”, gli scolari portano avanti per le strade il loro motto “La conoscenza non è in vendita. Diamogli una lezione”. Il manifesto dell’UDS riporta “Le ricadute della sciagurata manovra finanziaria 2008 hanno riprodotto il fine ultimo del Governo e cioè rendere dequalificata la funzione sociale dei percorsi scolastici al fine di creare barriere d’accesso sin dai primi anni del ciclo formativo. Il ridimensionamento della rete scolastica e la riduzione del quadro orario settimanale nella scuola secondaria superiore (fino a 3-4 ore nei licei, fino a quasi 7 ore nell’area tecnico–professionale), uniti al taglio di 12.000 cattedre in gran parte nel Mezzogiorno, su cui i Coordinamenti dei docenti precari stanno attuando la prima forma di opposizione sociale di questo pre-autunno.”
Si ripetono le stesse ragioni che hanno fomentato decine di scioperi, sit-in e cortei dello scorso anno scolastico, ai quali il governo ha risposto con la sua cecità e sordità, ignorando completamente migliaia di studenti mobilitati nelle piazze di tutta Italia. Anche oggi gli studenti si sono riversati nella stazione per andare a dare man forte ai cortei nel capoluogo pugliese. Ed è stata proprio questa indifferenza delle istituzioni a demotivare alcuni studenti che hanno normalmente frequentato le lezioni poiché erroneamente convinti della inutilità delle manifestazioni, non essendo al corrente che nella vita nulla è dato facilmente e bisogna lottare per ciò in cui veramente si crede contro questo governo che tende ad una forma autoritaria ed assolutistica con la censura della stampa e del pensiero e l’influenza sui mass-media che quotidianamente si palesa ai nostri occhi.
Stanchi dei continui tagli alla scuola pubblica e delle numerose disoccupazioni, gli studenti delle scuole superiori soprattutto liceo scientifico, industriale, classico hanno scioperato e organizzato un corteo lungo il corso Umberto intorno alle 9:30. Le motivazioni sono state dichiarate esplicitamente:
"E' importante comprendere le ragioni della protesta.
La nostra libertà non si esaurisce nella generica possibilità di essere liberi, ma si realizza nell'impegno civile. Unirsi razionalmente dissociarsi da una manifestazione politica, arricchirà la vostra libertà individuale; se seguirete la strada dell'indifferenza perderete il vostro essere uomini, il vostro essere donne, ma soprattutto il vostro essere cittadini.
 NOI PROTESTIAMO
•  contro: l'ingiusto taglio dei docenti, in gran parte giovani precari, che provocherà la formazione di classi di 30/40 alunni;
• lo scriteriato riordino degli indirizzi con riduzione dell'orario settimanale e di laboratorio;
• un mancato taglio dei fondi anche alle scuole private che per motivi misteriosi e anticostituzionali ricevono soldi pubblici;
• la misera spesa (3,9% del PIL) per conoscenze e saperi, potrebbe essere portata al 10% tagliando sulla costruzione dei 131 cacciabombardieri del sistema d'arma del JSF (15mld di euro) tagliando 5 mld di euro alla dittatura Gheddafi;

           NOI LOTTIAMO
• Per la ricorversione di Microsoft al sistema di Linux (più gratuito e libero)
• Per diffondere la possibilità di borse di studio legate al percorso formativo dello studente come forniture universali di servizi come mensa, contributo ecc.
• Per un  finanziamento straordinario al fine di recuperare i debiti (che il ministero Fioroni aveva promesso ma non mantenuto) ottenendo corsi settimanali tenuti da docenti giovani;
• Per abolire i finanziamenti alle scuole in base alla ricchezza territoriale;
• Per cambiare la materia religione cattolica in "Storia delle religioni e dei culti" inoltre l'abilitazione di questo insegnamento deve essere di sola competenza dello stato;
• Per il libero accesso all'informazione:copertura WI-fi al 100% negli edifici scolastici e nelle università.
• Per una legge sul conflitto di interessi e per l'esclusione dei pertiti dalla RAI.
• Per il ritiro delle ordinanze che impediscano i cortei.

"Non troveremo mai un fine per la nazione nè una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico , nell'ammasare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, nè i successi del paese sulla base del PIL....."
Discorso sul PIL di Robert Kennedy del Marzo 18 1968
Perchè senza informazione non è possibile compiere una scelta, e senza scelota cosciente non esiste libertà..."
 

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