Recupero Password
Ancora polemiche dopo gli scontri nel derby Molfetta – Bisceglie. Arrestate 4 persone L'assessore Spadavecchia esprime solidarietà ai Carabinieri feriti. Il presidente del Bisceglie attacca: "Poche le misure di sicurezza adottate"
09 gennaio 2007

MOLFETTA - Ancora polemiche e la consueta ridda di dichiarazioni a seguito del derby di Eccellenza di domenica scorsa tra Molfetta e Bisceglie che ha dovuto registrare durissimi scontri tra le tifoserie delle due squadre. A seguito degli incidenti sono anche stati arrestati, nella giornata di ieri, quattro tifosi molfettesi resisi protagonisti di alcuni episodi di violenza e, in particolare, ritenuti responsabili della sassaiola scoppiata a pochi minuti dall'inizio della partita, a seguito della quale sono stati feriti anche due Carabinieri della Stazione di Molfetta. I quattro sarebbero stati individuati grazie ad alcune riprese video. Questi gli arrestati Giuseppe de Gennaro di 24 anni, Pasquale Valente, incensurato di 28 anni, Giovanni Tota incensurato di 26 anni e Domenico de Robertis di 33 anni incensurato. Devono rispondere di violazione della “tutela nella correttezza dello svolgimento di manifestazione sportive”, a loro è stata inibita la partecipazione a manifestazioni sportive. All'indomani degli incidenti è intervenuto l'assessore allo Sport, Vincenzo Spadavecchia, che, dismessi i panni di calciatore (dal temperamento in campo molto "focoso", come ricordano bene tifosi ed appassionati) e indossati quelli del politico ha diffuso una nota con la quale esprime "la vicinanza mia personale e di tutta l'amministrazione ai due carabinieri rimasti feriti durante gli scontri di domenica pomeriggio. Al tenente Francesco D'Ecclesis e al brigadiere Luigi Cosmai auguro una pronta e completa guarigione. Ringrazio, inoltre – prosegue la nota dell'assessore – l'intera compagnia dei carabinieri di Molfetta per l'operato svolto a tutela della sicurezza dei cittadini presenti fuori e dentro lo stadio". Sulle polemiche sollevate da chi ha lamentato il fatto che non fossero state predisposte apposite misure per prevenire gli episodi di violenza poi verificatisi, l'assessore Spadavecchia ha precisato: "Questa amministrazione comunale alla vigilia della partita aveva predisposto tutto quanto di propria competenza per garantire il massimo di sicurezza. Purtroppo, però, c'è da registrare come alla stupidità di qualcuno non c'è rimedio. Sono convinto che gli inquirenti accerteranno presto le responsabilità di tutte le persone coinvolte in queste indicibili violenze che, ovviamente, nulla hanno a che fare con lo sport e la sportività". E mentre Matteo D'Ingeo ha chiesto che certe partite vengano giocate a porte chiuse, ad aggiungere altro pepe in una situazione già incandescente ci ha pensato il presidente dell'A.S. Bisceglie, dott. Padalino, che è intervenuto sul sito www.soccerpuglia.it per fornire la sua versione dei fatti accaduti a Molfetta: "Quello che è accaduto ieri prima della gara tra noi e il Molfetta – ha dichiarato il massimo dirigente dei nerazzurri – è da condannare in ogni forma possibile in quanto ciò non rappresenta il sano e vero agonismo sportivo. Detto questo, però, vorrei precisare e smentire quanto scritto da alcuni corrispondenti molfettesi sugli incidenti in questione. Innanzitutto premetto che la società del Bisceglie si era mobilitata già nei primi giorni della settimana che precedeva il derby ad allertare i carabinieri di Molfetta e la società molfettese della possibile presenza di circa 500 tifosi riscegliesi al seguito della squadra. Avevamo anche chiesto che ci fossero dati in anticipo i tagliandi di ingresso allo stadio per la nostra tifoseria in modo che gli stessi potessero essere venduti direttamente a Bisceglie, evitando quindi file alla biglietteria e possibili disordini. Una proposta, però, declinata dalla stessa società biancorossa che al contrario ha deciso di vendere i biglietti allo stadio". Il presidente nerazzurro, Padalino, si sofferma poi sulla mancata organizzazione della società locale e sul servizio d'ordine presente allo stadio: "All'arrivo dei tifosi al di fuori dello stadio, la biglietteria dello stesso era clamorosamente chiuso, così da costringere i nostri supporters all'attesa sulla strada adiacente la struttura. Purtroppo, però – e qui i giornalisti non hanno scritto un bel nulla - i nostri stessi supporters che attendevano l'apertura della biglietteria sono stati fatti oggetto di una fitta sassaiola da pseudo-tifosi molfettesi che avevano premeditato già il tutto, provocando, così, la risposta di alcuni supporters ospiti. Una volta entrati nel settore a loro riservato (a tal proposito mi sembra assurdo che viste le vecchie ruggini e gli scontri avvenuti in passato si sia deciso di mettere le due fazioni nella stessa gradinata, seppur divisa da una semplice ringhiera di ferro) era a dir poco irrisoria la presenza di forza dell'ordine presente per dividere ed evitare possibili contatti fra le due tifoserie. I pochi carabinieri presenti, nulla infatti hanno potuto per fermare la fitta sassaiola fra le due parti che ha poi portato al ferimento di alcuni esponenti della forza pubblica. La gara ha poi rischiato la sospensione visto il continuo lancio di bombe carta dei tifosi molfettesi all' interno del settore nel quale erano presenti i biscegliesi. Vorrei inoltre precisare che io sono andato per ben 3 volte sotto la gradinata dei nostri tifosi e dei tifosi molfettesi con il tecnico Ferrante e con lo stesso Presidente del Molfetta, Giuseppe De Nicolò, per cercare di calmare gli animi ed annunciare il mancato inizio della gara. A tal proposito vorrei rimarcare che quando ero in campo sono stato minacciato di morte da un personaggio dapprima spacciatosi per dirigente della società biancorossa e poi risultato un capo tifoso del Molfetta il quale tranquillamente girava all'interno del terreno di gioco. Una minaccia avvenuta anche davanti agli occhi di altra gente che poi a provveduto per fortuna a fermare questo personaggio il quale stava cercando il contatto fisico. Premettendo che durante la gara non sono più avvenuti altri scontri, anche grazie all'arrivo di un folto numero di poliziotti giunti da Bari mi chiedo perché per una gara così ad alto rischio e nonostante le innumerevoli sollecitazioni da parte nostra, si sia provveduto a non predisporre un'adeguata forza pubblica. Come sia possibile che per una gara così importante la società di casa non si sia organizzata per salvaguardare la sicurezza dei tifosi presenti allo stadio ma anche l'incolumità della squadra ospite e dei suoi dirigenti. A proposito di ospitalità, mi dispiace poi sottolineare che sia all'interno di tutto lo stadio che negli spogliatoi, erano presenti volantini con su scritto “Benvenuti ai conigli biscegliesi”, un gesto sicuramente poco sportivo e di cattivo gusto. Come di cattivo gusto è stato il commento fatto dai giornalisti che hanno approfittato di questi atti di teppismo per strumentalizzare quanto avvenuto, e additare con l'appellativo di vandali tutta la tifoseria biscegliese. Io sono il primo tifoso del Bisceglie e mi sento offeso da quanto scritto, perché si è condannata un' intera tifoseria e non qualche pseudo-tifoso che nulla ha a che fare con il vero tifo biscegliese. Si è parlato di tifosi biscegliesi violenti, si è parlato di tifosi biscegliesi autori di scontri, ma la realtà è che a fine gara la polizia ha dovuto fare delle cariche nei confronti della tifoseria locale, e ad oggi le cronache parlano di ben quattro tifosi molfettesi arrestati. Chi ha il compito di informare la gente deve avere la coscienza di farlo in maniera corretta e veritiera, senza farsi prendere dalle faziosità di parte". Dichiarazioni molto dure, quelle del Presidente del Bisceglie, che certamente non mancheranno di suscitare altre reazioni.
Autore: Giu. Cal.
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""



Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet