Ancora esemplari in difficoltà affidati al Wwf Molfetta
MOLFETTA - I primi giorni del 2011 hanno registrato il ritorno in libertà di due esemplari di beccacce (scolopax rusticola). I due esemplari sono stati rinvenuti, in stato di evidente difficoltà, da alcuni cittadini molfettesi che li hanno prontamente affidati ai volontari del Wwf Molfetta.
Presso il Centro di recupero dell'associazione sono stati nutriti e curati con una terapia a base di antibiotici.
Nel momento in cui le loro condizioni sono apparse ottimali, le due beccacce sono state reimmesse nel loro habitat, in un'area boschiva all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
La beccaccia, che raggiunge una lunghezza di 35 cm con apertura alare di circa 60 cm, presenta un becco molto lungo ed una colorazione fortemente mimetica; si nutre prevalentemente di lombrichi e insetti. Si tratta di una preda molto ambita dai cacciatori, al punto che la specie è considerata in forte riduzione su tutto il territorio europeo. Spesso, infatti, i cacciatori riescono a riempire i carnieri con 70/100 beccacce al giorno (per ciascun cacciatore). Questo accade soprattutto nei paesi balcanici, meta di tour venatori, senza regole, alla ricerca di prede particolarmente ambite.
In questi giorni, un nuovo ospite è giunto al centro Wwf di Molfetta. Questa volta si tratta di un tordo bottaccio (turdus philomelos), una specie che misura oltre 20 cm di lunghezza ed è presente nei nostri boschi e, soprattutto, negli uliveti. Anche il tordo è una preda molto ambita da cacciatori e bracconieri: solo sul territorio nazionale sono milioni gli esemplari che finiscono nel mirino dei cacciatori. In questo periodo l'attività venatoria al tordo si sviluppa prevalentemente negli uliveti, a rastrello (pratica vietata da norme nazionali e regionali); in pratica decine di cacciatori procedono nelle nostre campagne, puntando i fucili, come se avessero in mano una rete, e sparando spesso anche ad altezza d'uomo.
La Regione Puglia, però, ha recepito alcune direttive comunitarie, anticipando al 20 gennaio la chiusura della caccia a questa specie.
Intanto, il tordo affidato al Wwf avrà miglior sorte: "Anche in questo caso, come per i due esemplari di beccacce - ha affermato Pasquale Salvemini, responsabile del Wwf Molfetta - dopo un breve periodo di convalescenza, l'animale tornerà tra i "Nati Liberi"".