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Anche Molfetta ha i suoi forconi
23 dicembre 2013

MOLFETTA – Costituito anche a Molfetta il gruppo dei forconi, come annuncia un comunicato: «Un gruppo di giovani cittadini, stanco della situazione di ingiustizia sociale lamentata da tutti, ha colto l’attimo e ha deciso di organizzarsi pacificamente in un movimento che aderisca alla protesta nazionale. Il neonato movimento non darà troppo spazio alle parole, preferendo i fatti e sarà per questi ultimi che vorrà essere conosciuto.

I nostri NEMICI: politici e privilegiati d’ogni sorta (clero esentato dalle imposte, categorie lavorative che godono di scatti automatici di carriera e stipendio, baroni universitari), perché il privilegio, come diceva Danton, è il primo nemico dell’uguaglianza.

I nostri OBIETTIVI: risvegliare l’animo di chi si sente scoraggiato, diffondere la nostra voce in maniera pacifica e lottare per l’interesse della collettività a partire dal territorio.

Tutti quelli che intendono combattere il privilegio delle caste e restituire l’Italia al suo legittimo sovrano, ovvero il popolo, possono a buona ragione definirsi uno di noi.

Per contattarci e partecipare alle nostre riunioni visita la pagina facebook “Movimento Forconi Molfetta” o scrivici all’indirizzo email: forconimolfetta@gmail.com».

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Il "popolo" sovrano? Quando? Rileggiamoci la STORIA e vediamo che il popolo non è mai stato sovrano. Il popolo deve restare sempre sveglio e vegliare, controllare, far sentire le proprie voci al momento giusto ed opportuno; far sentire il respiro sul collo dei governanti e amministratori; non lasciarsi annullare dalle droghe del "SISTEMA": consumismo eccessivo ed esasperato, una maledetta voglia solo di apparire, una certa Tv, una certa informazione, così com'è successo in questi ultimi vent'anni, forse anche trenta. Il popolo deve ritornare a coniugare il verbo "ESSERE". Il fatto che la grande maggioranza della popolazione accetta ed è spinta ad accettare la società presente non rende questa meno irrazionale e meno riprovevole. Gli uomini debbono rendersene conto e trovare la via che porta dalla falsa coscienza alla coscienza autentica, dall'interesse immediato al loro interesse reale. Possiamo fare questo solamente se avvertiamo il bisogno di mutare il nostro modo di vita, di negare il positivo, di rifiutarlo. E precisamente questo bisogno che la società costituita con il suo "SISTEMA", si adopara a reprimere, nella misura in cui essa è capace di "distribuire i beni" su scale sempre più ampia e di usare la conquista scientifica della natura per la conquista scientifica dell'uomo.........La situazione potrebbe essere modificata da un incidente, ma, a meno che il riconoscimento di quanto viene fatto e di quanto viene impedito sovverta la coscienza e il comportamento dell'uomo, nemmeno una catastrofe produrrà il mutamento.

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