MOLFETTA - Anche a Molfetta le blatte tra i vicoli bui trasformati in orinatoi, come accaduto a Napoli? Non è escluso. Un cittadino ha inviato a Quindici una serie di foto degli angoli e degli scorci più luridi di Molfetta dove il rischio di lerciume e proliferazione di insetti e blatte è altissimo, nonostante l’Asm abbia provveduto alcune settimane alla disinfestazione di alcune zone della città.
«Per il caldo, gli escrementi canini che di norma giacciono indisturbati nelle vie della città, rendono le passeggiate di chi cerca di sfuggire al caldo ancora meno piacevoli. Orride macchie e scoli di ogni tipo invadono le strade - scrive il cittadino -. Che si tratti di coni gelato squagliati al sole, di bisogni impellenti espletati all’ennesima birra goduta al fresco di un muretto o che si tratti di altro, davvero a guardare dove si mettono i piedi viene la nausea». Senza dubbio, molti molfettesi considerano la città come una pattumiera o, peggio, un water a cielo aperto, ma questo pessimo comportamento e i numerosi atti di vandalismo sono favoriti dalla insufficiente pulizia della città, abbandonata al sudiciume e alla sporcizia dilagante che di certo non invoglia al decoro pubblico e urbano.
«Esiste un servizio di pulizia come nei paesi limitrofi? O le macchine pulitrici si limitano a spazzolare il Corso Umberto soltanto? E i marciapiedi, non si lavano mai? - le domande proposte a Quindici -. Per non parlare delle isole ecologiche, che di ecologico non hanno proprio nulla. Anzi, il premio per chi fa la differenziata è di inalare per più tempo gli effluvi. Domanda retorica: i cassonetti non andrebbero lavati e disinfettati, ogni tanto?». Proprio per questo motivo, secondo il cittadino, l’idea di “Molfetta città turistica” è solo una risibile utopia.
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