Alternativa comunista, aderisce allo sciopero generale del 18 ottobre
MOLFETTA - Il Pdac di Molfetta aderisce allo sciopero indetto dal sindacalismo di base e partecipa alla manifestazione nazionale di Roma.
Una fermata generale per respingere le politiche d’austerità del governo. Lo sciopero generale è indetto contro le politiche d’austerità del governo Letta; Lo sciopero generale è indetto per l'aumento di salari e pensioni, la riduzione dell'orario di lavoro; per i diritti sociali (reddito, casa, lavoro, salute, studio); per la bonifica di siti inquinati; per il taglio alle spese militari; per una legge democratica sulla rappresentanza; per pari diritti per i lavoratori migranti, contro la tassa di soggiorno e il rapporto tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro.
I licenziamenti di massa, il blocco dei contratti per i lavoratori pubblici unito a condizioni di lavoro sempre più difficili, lo sfruttamento nel mondo delle cooperative, i tagli nella scuola e nella sanità, la disoccupazione giovanile, il razzismo e il duplice sfruttamento nei confronti dei lavoratori immigrati che si concretizza, non solo nelle condizioni lavorative spesso disumane, ma anche nel rapporto fra permesso di soggiorno e contratto di lavoro previsto dalla legge Bossi-Fini, ci parlano di una guerra di classe che i padroni stanno perpetrando indisturbati e con l’attiva complicità dei loro partiti, delle amministrazioni locali, dei loro governi (centrodestra, centrosinistra, tecnici o d’unità nazionale) e delle burocrazie sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
Per respingere tutto questo è necessario ripartire da quello che storicamente si è rivelato l’unico strumento per difendere i diritti e ottenerne di nuovi: lo sciopero generale, strumento indispensabile per respingere l’attacco in corso.