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Alla R.Scardigno di Molfetta disputate le Olimpiadi della Matematica
18 marzo 2009

MOLFETTA - Il 5o Circolo didattico “R.Scardigno” partecipa per il secondo anno consecutivo alle Olimpiadi dei Giochi Logici, Linguistici e Matematici, organizzati da Mathesis, sezione di Gioia del Colle, con il patrocinio dell'Università degli Studi di Bari e del Politecnico di Bari. Venerdì 20 febbraio, presso la sede della scuola “R. Scardigno”, si è svolta la gara della XIX Olimpiade: una competizione di livello nazionale che vede impegnati alunni di ogni ordine e grado. La prova consiste nella soluzione di tre test che richiedono contemporaneamente abilità logiche, linguistiche e matematiche. Gli elaborati degli alunni, inviati a Gioia del Colle, presso la segreteria dell'Ente organizzatore, verranno esaminati per la selezione di coloro che accederanno alla gara finale che si terrà, come ogni anno, presso il Politecnico di Bari al termine dell'anno scolastico. “Mathèsis" deriva direttamente dal vocabolo greco "Màthesis" che vuol dire non solo "insegnamento" ma anche "apprendimento" e così l'aggettivo "matematicòs", da cui ovviamente "matematico", può essere tradotto con "desideroso di imparare". Matematico era poi, come noto, il livello più alto della scuola pitagorica cui si attribuisce la stessa creazione del vocabolo. Per la seconda volta il 5o Circolo Didattico” R.Scardigno” di Molfetta propone alla propria utenza l'opportunità di mettersi in gioco, anche in competizioni che non siano esclusivamente sportive e sentirsi tanti piccoli “matematici”. Naturalmente i piccoli “atleti della mente” sono stati opportunamente preparati ad affrontare la gara, allenandosi, come qualunque altro atleta che si rispetti! Alla prima esperienza l'esito ottenuto dagli alunni fu molto soddisfacente, avendo ottenuto 25 finalisti su 50 alunni partecipanti e 4 alunni classificati ai primi posti della classifica finale nazionale. Quest'anno il progetto è stato inserito nel Piano Integrato d'Istituto : PON FSE C4.2008-201 relativo agli interventi volti a promuovere l'eccellenza. Al progetto, elaborato, come nello scorso anno, dall'insegnante Maddalena Altamura, partecipano 60 ragazzi delle classi 4e e 5e del Circolo. Essi, divisi in due gruppi, sotto la guida di due esperte esterne alla scuola, Tiziana Iusco e Antonia Petruzzella e due tutor interni, la referente del progetto e l'insegnante Maria Magarelli, svolgono attività pomeridiane che consistono in giochi logici e matematici, per un totale di 30 ore. “Le gare, sono promosse al fine di fornire agli studenti opportunità di confronto e di determinare con attività ludico-ricreative la consapevolezza delle proprie abilità. Il coinvolgimento degli alunni in una situazione di ricerca, ha precisato il Dirigente scolastico prof.ssa Nicoletta Paparella, permette un'acquisizione più valida delle conoscenze e motivazione allo studio della matematica a dimostrazione che anche una piccola realtà, quando esiste un pool di insegnanti di alto livello può ottenere risultati lusinghieri alla stregua delle macro strutture scolastiche”. I ragazzi partecipano con entusiasmo alla preparazione e sperano di poter dimostrare, vincendo naturalmente la gara, la preparazione e l'impegno profuso nelle discipline logico-matematiche, ma ciò che le insegnanti tengono a sottolineare è lo spirito dell'iniziativa teso ad offrire momenti di incontro, di collaborazione, di divertimento a partire dalla Matematica, questa materia da tanti temuta o rifiutata, nei confronti della quale non sarà mai sufficiente ciò che si può fare, nella scuola, per promuovere un atteggiamento positivo. Scrive Bruno D'Amore, docente di Didattica della Matematica presso l'Università di Bologna: “…fatto determinante nell'apprendimento e il voler fare, riferendosi agli aspetti metacognitivi e affettivi che sono centrali sia nell'apprendimento inteso come conoscenza sia in quello inteso come competenza. Egli sostiene che una visione attenta e moderna inserisce la volizione come fatto decisivo nell'apprendimento, in generale, e aggiunge al passaggio tra semplice conoscenza e competenza, il gusto di fare, il voler fare, il piacere di fare, dando importanza reale e significativa agli aspetti affettivi, non evidenti, ma così determinanti.
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