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Alla ricerca del parcheggio perduto In arrivo soste a pagamento in tutto il centro e grattini elettronici prepagati a scalare
15 settembre 1999

Ormai è un dato di fatto: Molfetta soffre di quelli che sono i maggiori problemi delle grandi città, primo tra tutti il traffico automobilistico delle ore di punta. Tralasciando ciò di cui chiunque può accorgersi, cercando soltanto di respirare aria pulita nelle prime ore della mattinata presso le zone centrali della città, potrebbero essere opinioni personali e tacciate di falsi allarmismi della Cassandra di turno, pervasa da una smania ecologista, basta rifarsi ai dati ufficiali, secondo le ultime rivelazioni fatte dall’Istituto di medicina del lavoro di Bari, i decibel d’inquinamento acustico a Molfetta superano il limite consentito. Ovvia quindi la necessità di porre un limite ad un fenomeno che altrimenti porterebbe a conseguenze spiacevoli. Ormai il senso civico sembra essere scomparso, ed il pensare di vivere in comunità diventa un optional, a volte sembra un’eresia proporre una passeggiata per brevi spostamenti dalla stazione alla villa comunale perché a molti sembra una necessità servirsi dell’autoveicolo, con inenarrabili perdite di tempo alla ricerca del parcheggio perduto. Allora è compito delle autorità ricercare le soluzioni più convenienti al fine di migliorare la qualità della vita. Negli ultimi anni molti sono stati i tentativi di rimediare a tutto ciò: dall’istituzione di piste ciclabili, che, si sperava, avrebbero indotto gran parte della popolazione a riprendere un veicolo ormai logoro e disusato per i brevi tragitti, all’istituzione di aree pedonali al lungomare ed in via Dante, ai famosi grattini. Tutto per migliorare la vivibilità nel centro cercando di rendere scorrevole il traffico. La nuova proposta, in accordo con il piano del traffico, da parte dell’amministrazione comunale e del locale comando della polizia municipale, nella persona del maggiore Mauro Leonardo De Pinto, è quella di allargare la zona dei parcheggi a pagamento ad un area compresa nel perimetro racchiuso da via Alessandro Volta, via Bari, piazza Baccarini, via De Luca, piazza Margherita di Savoia, via Margherita di Savoia, piazza Vittorio Emanuele, via Vittorio Emanuele, piazza Garibaldi. Una proposta che fa scalpore, che da un lato è troppo innovativa per le pantofolaie abitudini molfettesi, dall’altro richiede maggiori chiarimenti riguardo alla posizione che, in questo sconvolgimento, avrebbero gli abitanti ed i commercianti della zona. La proposta, come riferitoci dall’assessore Maria Sasso e come poi confermatoci dallo stesso maggiore De Pinto, nasce da rilevamenti fatti dalla polizia municipale grazie all’aiuto degli operatori sociali, secondo tali rilevamenti un’autovettura impiega dai quindici ai venti minuti nella ricerca, spesso vana, del parcheggio in centro. Durante le ore di maggior traffico si arriva a non avere parcheggi a disposizione su un migliaio di quelli presenti. Le conseguenze sono ovvie: congestione del traffico, repentini scatti di nervi di chi è al volante con le consuete strombazzate, possibile aumento dei sinistri e, “non è insolito notare una mamma che tenta di proteggere il proprio figlio dalle esalazioni provenienti dai tubi di scarico degli autoveicoli”, come ci dice un’operatrice sociale. A seguito di ciò nasce il nuovo progetto, che dovrebbe portare ad una brusca diminuzione dei tempi morti, durante i quali si “gira a vuoto” cercando il parcheggio, con sicuri miglioramenti della vivibilità, tenendo inoltre conto del fatto che Corso Umberto diventerà zona pedonale permanente con permesso di attraversamento trasversale, e transito permesso solo, in alcune ore, per scarico merci presso gli esercizi commerciali. Questo uno dei lati della proposta che fa maggiormente discutere, quali norme si adotteranno per i residenti e per i commercianti della zona? Il maggiore De Pinto assicura che saranno previste notevolissime agevolazioni per entrambe le categorie (nella speranza che non vengano ancora una volta create discriminazioni come avvenuto con i parcheggi di Corso Umberto a danno di quelli di via Margherita di Savoia, ndr), mentre per gli altri cittadini vi sarà la possibilità di optare per il classico grattino o per schede elettroniche autoobliteranti, prima dell’eventuale attuazione, inoltre, è prevista una capillare campagna di informazione della cittadinanza. Sicuramente uno degli scopi di questo progetto è quello di aumentare l’utilizzo dei mezzi pubblici, specie da parte degli abitanti delle zone più periferiche, che non possono recarsi a piedi fino in centro. Da parte loro questi ultimi si dicono ben disposti a farlo ma a fronte di un servizio che garantisca fermate più frequenti. Sarà sicuramente questo argomento il tormentone delle discussioni per i prossimi mesi, la proposta resta al vaglio del Consiglio comunale e, qualora approvata, ai riscontri pratici con i sicuri disappunti di chi “non lascerebbe mai l’accogliente tepore della sua automobile per una nauseabonda boccata di aria fresca”. Donato Centrone
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