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Al via le operazioni di messa in sicurezza nel porto, ma vengono trovati ancora ordigni bellici
08 febbraio 2020

 MOLFETTA – Mentre è pronta a partire la messa in sicurezza del porto di Molfetta, si trovano ancora residui bellici. Un ordigno bellico sarebbe stato rinvenuto ieri nello specchio acqueo antistante la banchina Seminario.
«Alle ore 14,30 circa, infatti, il personale dipendente dice un comunicato della Capitaneria di porto -, allertato da un passante che aveva notato fumo provenire da un motopesca, interveniva a bordo dello stesso, prendendo atto della presenza di un presunto ordigno  residuato bellico avvolto nella rete da pesca posizionata sul piano di calpestio dell’unità. Si richiedeva pertanto l’intervento della Squadra dei Vigili del Fuoco – Distaccamento di Molfetta che, giunta sul posto, provvedeva, sentito vie brevi il Nucleo SDAI della Marina Militare di Taranto, ad immergere il presunto ordigno nello specchio acqueo antistante la banchina Seminario, nel punto di coordinate indicato in ordinanza, segnalato con apposito gavitello galleggiante. Il Nucleo SDAI provvederà ad effettuare le operazioni di recupero e bonifica dell’area questa mattina.

In caso di emergenza o pericolo per la vita umana in mare chiamare tempestivamente il “Numero Blu” gratuito 1530 o contatta telefonicamente in loco la Guardia Costiera».

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La azienda ATI di Ravenna vincitrice dell''appalto dei lavori di costruzione del nuovo porto di Molfetta, sapeva molto bene dell''impossibilità di costruire il nuovo porto in quel sito. E'' UN POSTO STRACARICO DI BOMBE DI OGNI TIPO, SIN DAL 1943 . Purtuttavia ha cominciato i lavori dentro quell'' area piena di bombe e tra le altre disavventure, in un'' aerea protetta. Si tratta di un parco nazionale marino, sito di interesse comunitario e nazionale, denominato "Parco Nazionale della Poseidonia Oceanica San Vito di Barletta" Su quella stessa area, giacciono migliaia e migliaia di bombe a caricamento convenzionale e speciale del secondo conflitto mondiale. La amministrazione di Molfetta attuale, come le precedenti, la sa benissimo. Ma fa finta di nulla. La amministrazione di Molfetta sa anche dell''errore di progettazione presente nel progetto del nuovo porto riguardante l''angolo del molo foraneo, il quale sembra studiato apposta per essere distrutto dalle mareggiate appena sarà completato e sembra fatto apposta per distruggere anche , il vecchio porto peschereccio di Molfetta sottoposto a vincolo da parte della soprintendenza alle belle arti. Ben lo sanno tutti i pescatori di Molfetta cosa succede durante i venti di burrasca. Ben lo sa la amministrazione di Molfetta. Tuttavia, la pecunia e l''interesse privato da anteporre, ( per favorire i soliti pochi figuri della Repubblica Italiana ) a discapito di tutto il resto del popolo italiano, prevalgono. Come fosse nulla, si vuole continuare a fare scempio su scempio, a realizzare un'' opera che non serve a nulla, se non a far aumentare il debito pubblico che grava sulle spalle dei cittadini che è ormai divenuto insopportabile. Si vuole continuare a garantire le calde e comode poltrone dei se dicentesi amministratori e dei soliti figuri della Repubblica Italiana. Vergogna! Dott. Guglielmo Facchini Medico di bordo di alcune moto pesche di Molfetta
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