Aggredito e picchiato da giovinastri un docente della scuola “Dvorak” a Molfetta
MOLFETTA - La situazione dell’ordine pubblico e della sicurezza sta diventando un problema a Molfetta. I cittadini rischiano di essere aggrediti senza motivo solo perché bande di giovinastri agiscono impunemente in molte zone della città.
L’ultimo increscioso episodio è avvenuto ieri sera a Piazza delle Erbe divenuta luogo di scorribande di giovanastri che invadono scale, corridoi ed aule della scuola di musica “Dvorak” disturbando e insultando allievi e docenti. Ieri la cosa si è ripetuta: i ragazzacci sono saliti fino all’ultimo piano della scuola, hanno aperto scatole di cartoni contenenti libri e li hanno gettati fra le scale e perfino nella vicina sede degli scout. Un docente della scuola, Corrado Ferrareis, ha reagito rimproverando e cacciando i ragazzi.
Subito dopo quattro donne, madri di alcuni di quei vandali, si sono recate nella scuola e hanno picchiato il docente, procurandogli ferite al naso e al labbro superiore (vedi foto). Più volte il presidente dell’Associazione culturale musicale “Dvorak”, Don Salvatore Pappagallo, ha denunciato la cosa ai vigili e ai carabinieri, così come è avvenuto in questa circostanza con un formale esposto scritto, ma senza esito. “Ora la misura è colma”, dicono i docenti che non riescono più a fare lezione con tranquillità, da quando la piazza è stata liberata dal parcheggio delle auto ed è divenuta, in pratica, campo di calcio e di scorribande di questi ragazzi che hanno già rotto molte finestre. Il restauro della Piazza, realizzato sotto l’amministrazione di Tommaso Minervini, si è rivelato in pratica un inutile sperpero del denaro dei cittadini. Infatti la piazza è solo luogo di passaggio della gente che va a comprare il pesce nel vicino mercato e non luogo di sosta o di intrattenimento, al punto che i pochi alberi piantati in loco sono stati già danneggiati dai vandali.
Forse, stavamo meglio, quando stavamo peggio! Alle forze dell’ordine si chiede più presenza sul territorio. Ma è soprattutto una cultura civica che va ripristinata. E l’esempio deve venire dall’alto.
Autore: Marcello la Forgia