Addestramento della Task Force “Torino” di Barletta per la Bosnia
Le unità hanno simulato una serie di incontri tra le autorità locali politiche, religiose, le forze dell'ordine ed il comando della missione al fine di fungere da recettori terminali dei problemi delle singole comunità
BARLETTA - Si è conclusa alla presenza del Comandante della Brigata Corazzata “Pinerolo”, Generale Claudio Attilio Borreca e del Comandante dell'82 Rgt “Torino” di Barletta Colonnello Gianluca Giovannini, l'ultima fase dell'addestramento propedeutico per l'impiego della Task Force “Torino” in Bosnia – Herzegovina.
Per la prima volta oltre alle tradizionali esercitazioni di Peace - Keeping (scorte convogli, posti di blocco, controllo della folla e attività di ordine pubblico etc.) l'Esercito Italiano ha sperimentato l'impiego delle unità L.O.T. (Liaison and Observation Team) ovvero di Unità di Collegamento e Osservazione.
Queste unità hanno perfezionato un addestramento specifico finalizzato al collegamento tra le autorità locali, la popolazione e il comando EUFOR. Per il loro addestramento le unità L.O.T. hanno interessato numerosissime istituzioni di molti paesi del nord e nord-ovest barese.
Coordinati dal Capitano Leonardo D'Elia hanno testato le loro capacità di relazionarsi interagendo e partecipando a numerosi incontri con le autorità locali che hanno contribuito con la loro disponibilità al raggiungimento di un elevato standard qualitativo.
Nello specifico le unità hanno simulato una serie di incontri tra le autorità locali politiche, religiose, le forze dell'ordine ed il comando della missione al fine di fungere da recettori terminali dei problemi delle singole comunità ed agendo da tramite con la comunità internazionale. Le unità hanno così potuto sviluppare la loro capacità di monitorare i problemi a livello locale ed hanno altresì aumentato la capacità di interazione simulando durante gli incontri con le autorità locali italiane una vasta gamma di situazioni e scenari.
L'addestramento li ha visti protagonisti anche nelle scuole, dove hanno descritto agli interessatissimi giovani studenti il loro impegno per la diffusione dei messaggi di pace di EUFOR e l' attività di prevenzione condotta nelle scuole bosniache per mettere in guardia dal rischio delle mine attività particolarmente intensa e utile per aiutare i loro coetanei meno fortunati.
Non sono in oltre mancate le dichiarazioni di stima e di affetto da parte degli intervenuti che in alcuni casi hanno anche avanzato proposte per l'avvio delle procedure di gemellaggio con scuole e con enti bosniaci e che hanno confermato l'altruismo tipico della nostra terra offrendo liberamente di raccogliere fondi per donare computers e materiale didattico da regalare ai bambini bosniaci. Si conferma così il ruolo centrale svolto dall'Esercito Italiano nell'area balcanica volto a fornire attraverso attività fortemente innovative e specializzate un contributo fattivo per il totale superamento dai traumi della guerra e per il definitivo ripristino della normalità.
Autore: Domenico Sarrocco