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Accorato appello del prof. Lazzaro Gigante al sindaco Paola Natalicchio: resisti e ritira le dimissioni. Invito a “Quindici”: organizziamo martedì una manifestazione in piazza
20 luglio 2015

MOLFETTA – Il prof. Lazzaro Gigante ci ha inviato un accorato appello, una lettera di solidarietà col sindaco di Molfetta Paola Natalicchio  e per conoscenza a “Quindici” con l’invito a organizzare una manifestazione in piazza per chiederle di ritirare le dimissioni e di resistere.

Come giornale della società civile, attento al bene comune, impegnato per il progresso di Molfetta “Quindici” non vuole che la città ritorni indietro ai periodi più bui della sua storia, fatta di scandali arresti e corruzione, perciò condivide l’iniziativa proposta dal prof. Gigante e è disponibile con tutte le altre associazioni e i cittadini che vorranno aderire a partecipare all’organizzazione di una manifestazione in piazza per domani, martedì.
Rilanciamo, perciò, l’appello a tutti coloro che vorranno aderire e collaborare.

 

Ecco il testo della lettera e l’appello di Lazzaro Gigante:

 

«Al Sindaco di Molfetta,

e, p.c, al Direttore di "Quindici"

 

Stimato Sindaco, egregia dottoressa Natalicchio, cara Paola,

GRAZIE.

Comunque.

Della tua testimonianza di coerenza, trasparenza, passione per il bene pubblico. Sei stata l'unica, ripeto l'unica, massima autorità cittadina a indicare operativamente in due anni questi valori tra le nostre strade che  hanno conosciuto arresti, processi, affari ignobili, collusioni indicibili ai più alti vertici.

Della tua resistenza attonita e preoccupata nei primissimi mesi del tuo mandato dinanzi alle lodevoli incursioni della magistratura a causa  della precedente amministrazione.

Della fatica tua e del tuo staff a meritare un irrisorio compenso, mentre dalla prima mattina a notte inoltrata ti attrezzavi  a  porre rimedio alle gravissime carenze anche organizzative della macchina amministrativa  municipale. 

Del tuo disgusto per i bla bla della compagnia bella di vecchi sedicenti democratici, che voglio avere ancora potere mentre farebbero bene ad essere maestri delle nuove generazioni di amministratori. Dico nuove certamente non in riferimento ai "giovani democratici", che non riescono a nascondere il loro palese opportunismo.

Della tua creatività che ha portato noi cittadini a godere di un programmazione di opere a beneficio di tutti, a partire da piazze e strade restituite alla convivialità e al guadagno lecito.

Del tempo che ingiustamente hai sottratto alla tua famiglia, proprio subito dopo che eri uscita da un lager. E nessuno pensava che ti era stato approntato un altro tritacarne, 

offerto da una città talmente dopata dalla mala politica che non si è in tempo accorta che topini le hanno scippato un partito che aveva antenati illustri da Salvemini a Fiore.

Del peso che senti di non farcela più. Della tristezza che provi per essere stata usata e tradita. Dell'amarezza che dichiari per sentirti sola in trincea, mentre soggetti disagiati e affaristi vitelloni di piccolo corso ti vogliono dare la bruttauscita da questa nostra periferia. Pure della tua irruenza che ti allontana dal cliché del politico collaudato.

Del tuo rimprovero a me che all'inizio mi hai sentito con moltissimi altri chiamarti a porre rimedio al tradimento del bene pubblico che da più di un decennio si stava realizzando  con massima arroganza.

Della tua pazienza ad ascoltare ora questo mio invito al direttore di "Quindici",  "Comitando", "la Meridiana" , insomma alle organizzazioni e associazioni che operano per il  futuro dignitoso di questa città a convocare in piazza Municipio o Paradiso una adunata di cittadini martedì prossimo o mercoledì durante il consiglio comunale oppure in altra data ravvicinata per reclamare quel futuro e chiederti di resistere. Resistere contro questi barbari, misera armata Brancaleone, e costringere questa città a svegliarsi e a non usarti come caprio espiatorio.

Della tua intelligenza che ti farà valutare per il bene di tutti  la migliore soluzione di questa brutta condizione in cui ti trovi e della quale siamo tutti corresponsabili.

Comunque grazie.

Lazzaro Rino Gigante».

© Riproduzione riservata

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Concordo con il prof. Gigante sulle qualità morali e amministrative del Sindaco Natalicchio e sulla necessità che porti a conclusione il suo mandato per il bene della città. Purtroppo il PD a Molfetta rispecchia ciò che accade a livello di Governo nazionale. Il Renzismo governa senza problemi con le destre, prima Forza Italia poi Alfano in ultimo la componente dell On. Verdini di Forza Italia e poi ci sono i saltimbanchi della politica passati al PD per opportunismo politico. Il sen Azzolini viene salvato dai parlamentari del PD. L'On. Serracchiani chiede al Sindaco e alle forze politiche che lo sostengono di non lasciar fallire un “ ESPERIMENTO POLITICO” così importante e da esempio per il Governo nazionale. Io avrei chiesto alla Serracchiani: quale “ESPERIMENTO”? Ciò che accade a Molfetta dovrebbe essere la normalità, forze di sinistra che eleggono un Sindaco di sinistra. Il vero “ ESPERIMENTO POLITICO E' ANTIDEMOCRATICO” è ciò che sta accadendo al Governo Nazionale, le GRANDI INTESE di Renzi che seguono i Governi Tecnici di Monti e i gli ultimatum della Troika che decisero le sorti del Governo Berlusconi. Purtroppo cìò che accade nel PD molfettese è esattamente il tentativo di riportare al Governo della Città i poteri affaristici/economici che traggono vantaggi privati dalla gestione della cosa pubblica a danno della maggior parte dei cittadini. Le soluzioni sono due. La prima è spodestare dal PD le attuali dirigenze puntando alla componente minoritaria ( se questa componente esiste a livello locale) o puntare ai Giovani Democratici se quest'ultimi non sono già collusi con l'attuale dirigenza. La seconda soluzione molto più drastica, sarebbe quella di portare la Sinistra al governo della città o della Nazione senza il PD.
ho letto con alcuni giorni di ritardo il cosidefinito "accorato appello"e conseguenti commenti quasi tutti dello stesso tono unidirezionali rivolti in favore del nostro Sindaco .Si è arrivati addirittura a considerare l'aspetto esteriore del nostro Sindaco!Come avrebbe detto il compianto Totò,"Ma fatemi il piacere!"Ho fatto il segretario del PRI molfettese per oltre 20 anni,ed ho conosciuto personalmente I la Malfa, GiovanniSpadolini,Michele Cifarelli (chi sono costoro ?,non sono soltanto oggetto di toponomastica,ma uomini politici di altissimo valore,lo sappiano i govani consiglieri comunali a qualunque parte politica si richiamino).Ebbene a quei tempi,non distanti anni luce,a livello nazionale o locale -chi esprimeva e rappresentava il Partito ovunque,era il segretario politico. E questo valeva per il PRI così come per gli altri Partiti.Le decisioni,prese in direttivo e portate nelle sedi istituzionali dal segretario politico erano definitive per tutti. Sia per il Sindaco ,che per gli assessori e rappresentanti in quelli che si chiamavano Enti minori. E quando Un'Amministrzione sostenuta da una certa coalizione si vedeva ritirato il sostegno,si tiravano le conclusioni e ci si riuniva,si discuteva (anche per alcuni giorni! E per cortesia,lasciamo Cencelli perchè...lo conoscono tutti!)si faceva una nuova giunta con eventualmente nuovo sindaco (Cosa ,per il Sindaco non più possibile)o si commissariava.Non ricordoa memoria, alcuna accorata petizione in favore del "vecchio "Sindaco.E non ditemi che non si fece nulla:Gas di città,zona artigianale ecc. A mio giudizio,queste petizioni pro non aggiungono nulla alla situazione politica attuale.Il Sindaco non ne ha bisogno. Si discuta senza pregiudiziali,si dia a ciascuno gruppo la visibilità che gli riviene dalla propria consistenza numerica e si vada avanti.
ho letto con alcuni giorni di ritardo il cosidefinito "accorato appello"e conseguenti commenti quasi tutti dello stesso tono unidirezionali rivolti in favore del nostro Sindaco .Si è arrivati addirittura a considerare l'aspetto esteriore del nostro Sindaco!Come avrebbe detto il compianto Totò,"Ma fatemi il piacere!"Ho fatto il segretario del PRI molfettese per oltre 20 anni,ed ho conosciuto personalmente I la Malfa, GiovanniSpadolini,Michele Cifarelli (chi sono costoro ?,non sono soltanto oggetto di toponomastica,ma uomini politici di altissimo valore,lo sappiano i govani consiglieri comunali a qualunque parte politica si richiamino).Ebbene a quei tempi,non distanti anni luce,a livello nazionale o locale -chi esprimeva e rappresentava il Partito ovunque,era il segretario politico. E questo valeva per il PRI così come per gli altri Partiti.Le decisioni,prese in direttivo e portate nelle sedi istituzionali dal segretario politico erano definitive per tutti. Sia per il Sindaco ,che per gli assessori e rappresentanti in quelli che si chiamavano Enti minori. E quando Un'Amministrzione sostenuta da una certa coalizione si vedeva ritirato il sostegno,si tiravano le conclusioni e ci si riuniva,si discuteva (anche per alcuni giorni! E per cortesia,lasciamo Cencelli perchè...lo conoscono tutti!)si faceva una nuova giunta con eventualmente nuovo sindaco (Cosa ,per il Sindaco non più possibile)o si commissariava.Non ricordoa memoria, alcuna accorata petizione in favore del "vecchio "Sindaco.E non ditemi che non si fece nulla:Gas di città,zona artigianale ecc. A mio giudizio,queste petizioni pro non aggiungono nulla alla situazione politica attuale.Il Sindaco non ne ha bisogno. Si discuta senza pregiudiziali,si dia a ciascuno gruppo la visibilità che gli riviene dalla propria consistenza numerica e si vada avanti.


E' incredibile! Una Donna, giovane, non particolarmente attraente (quindi, fuori dagli archetipi correnti: quelli che fanno della donna solo un oggetto bello? da guardare/desiderare, solamente), apparentemente fragile, ma dotata dell'umanità che serve (ha, ha avuto i suoi "chiodi da sfilare dalla croce"), ma nella realtà FORTE, DETERMINATA, INFLESSIBILE; ha affascinato, sedotto un'intera Comunità che aveva smesso di sperare. Poi? Che cosa è successo? Sta cercando di riprendere il sopravvento la politichetta peggiore, quella del "do ut des!". E lei? La ..."fragile donna"? Se ne va e sbatte la porta! E adesso? Che cosa faremo noi, quelli che hanno sperato (circa 18.000 Cittadini), già dal lontano Giugno del 2013?. La lettera accorata del sig. Gigante mi sembra quasi un atto sedizioso, lontano anni luce alle mie convinzioni. Allo stesso tempo, però, la percepisco come l'unica via per far capire agli "orchi" che stanno facendo naufragare questo nuovo esperimento, che non possiamo ritornare alle oscure stagioni della politichetta. Quindi, come suggerito, andiamo in piazza a dire agli "orchi", che stanno tentando di riportarci ad una brutta storia che credevamo passata, che non ci stiamo"! Abbiamo - noi, quelli che non hanno mai accettato i metodi azzolliniani e del suo "cerchio magico" - il diritto di avere un SINDACO a schiena diritta: un "essere umano" che non ci vende utopie, ma cerca solo di darci una dignità! Che sta tentano di riportare la nostra Città ad essere fiera di sé stessa. Proviamoci. Cara Paola - consentimi la confidenza - ti sembriamo egoisti? Tendiamo a mettere davanti alla tua personalità e dignità, solo i nostri interessi? Si! allora, lo siamo e la "colpa" di ciò è tua che ci ha dimostrato che si può continuare a sperare quindi: RESISTI, RESISTI, RESISTI!!

Cara D.ssa Natalicchio dopo anni sono tornato a votare alle amministrative del 2013 perchè ti ho ascoltata nel suo primo comizio ed ho capito subito che in te c'era la passione per la politica e l'amore per la tua/nostra Città. Ho capito subito che eri venuta a Molfetta per liberarla dal branco di lupi famelici che se la stavano mangiando giorno dopo giorno. Per due anni ti ho visto da lontano, lavorare insieme alla tua Giunta, come gli ossessi per liberare Molfetta e ripurirla da tutte le incrostazioni lasciate dalla mala politica azzolliniana. Negli ultimi tempi ti vedevo più serena perchè, come dici tu, la cantina impestata di topi e sporcizia eri riuscita a ripulirla ed avevi da poco i lavori di ristrutturazione. Troppo bello per essere vero; arrivano altri distruttori sotto le falsi vesti dei tuoi amici di coalizione a cui una Molfetta troppo trasparente, troppo pulita da fastidio.Due sentimenti opposti mi prendono dopo le tue dimissioni, da un lato, come padre, la felicità per te che ritrovi la tua famiglia, la tua serenità; dall'altro, come cittadino molfettese, lo sconforto perchè con la tua partenza vedo partire l'ultima speranza di pulizia, trasparenza e competenza per la nostra Città. Purtroppo prevedo che torneremo nelle tenebre, torneremo ad essere i maggiori clienti delle Procure, avvocati ecc. Povera Molfetta. Un bacio a te Paola e vivi tranquilla la tua vita, ma scappatene da Molfetta sei troppo onesta e trasparente per vivere in questa città ormai abitata essenzialmente da delinquenti e affaristi.



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