MOLFETTA – Il voto di scambio sta dilagando a Molfetta e avviene in molti modi dal reclutamento dei rappresentanti di lista pagati 50 euro ai buoni benzina, dai pacchi viveri ai buoni della spesa e perfino alle gite gratuite. I partiti e i candidati che praticano questo malcostume illegale, che è un vero e proprio reato, sono noti. Ci vengono riferiti ogni giorno episodi di questo tipo e noi di “Quindici”, anche a nome della società civile e dell’opinione pubblica che rappresentiamo, invitiamo i cittadini a denunciare il fenomeno, ma anche il candidato o il partito che promettono ricompense in cambio del voto.
Segnaliamo la cosa sia alla magistratura e alle forze dell’ordine, ma anche al commissario prefettizio e ad ogni autorità deputata alla vigilanza di questa illegalità che si aggiunge al sistema di illegalità diffusa che è prosperato in questi anni, proprio per la tolleranza che c’è stata da parte di chi avrebbe dovuto controllare o opporsi al fenomeno.
Anche l’Azione Cattolica diocesana che sta conducendo un’efficace campagna sul voto di scambio, torna sull’argomento con un comunicato in cui la presidenza diocesana e il coordinamento cittadino invitano anch’essi i cittadini a DENUNCIARE.
«Il percorso di sensibilizzazione ad un voto libero e responsabile promosso dall’Azione Cattolica cittadina e la campagna “IO CAMBIO” contro il voto di scambio stanno certamente portando i loro frutti.
Da più parti della città, infatti, giungono all’Associazione segnalazioni e racconti diretti o girati da facebook e da youtube, che testimoniano quanto tale fenomeno sia diffuso e quanto stia caratterizzando anche la campagna elettorale in corso. La città sembra aver trovato il coraggio di ribellarsi e di togliere quel velo di omertà e di rassegnazione che per anni ha narcotizzato questo territorio- dicono in un comunicato la presidenza diocesana e il coordinamento cittadino dell’Azione cattolica -.
Siamo stati abituati a vedere una cittadinanza silenziosa ed inerme di fronte ai ripetuti episodi di disprezzo e di non rispetto delle regole e della legalità; spesso ci è stata calpestata anche la dignità di uomini e donne, ma nulla è sembrato scalfire il nostro qualunquismo e la nostra indifferenza.
Non avevamo la presunzione di cambiare il mondo in alcuni mesi e sappiamo che accanto al grido e alla denuncia di tanti, ce ne sono altrettanti che continuano a praticare il voto di scambio. Ci giungono infatti notizie circa forme svariate di ricerche di consenso (dalla spesa alla distribuzione di pacchi di viveri o di buoni benzina, dalle gite gratuite, alle famigerate 50 o 100 euro, ecc, ecc.) che da più parti si stanno mettendo in atto, in particolar modo nei confronti degli elettori più giovani e di quelli appartenenti alla fasce deboli della cittadinanza.
Fermo restando la nostra più assoluta condanna di questo modo di fare politica tra la gente, senza voler richiamare quanto dall’Associazione già detto nei precedenti comunicati, ci preme sottolineare però che la nostra Associazione non può costruire presidi e barricate tra le strade della città per il controllo della stessa. Non è nelle nostre intenzioni, tantomeno nella nostra mission e soprattutto sono altri gli organismi preposti a farlo e che devono assumersi l’impegno di svolgere il proprio compito. L’ Azione Cattolica vuole parlare al cuore e alla coscienza della gente, perché ciascuno trovi dentro di sé le motivazioni per vivere con senso di corresponsabilità la propria cittadinanza. Altri obiettivi non ci interessano e non ci appartengono.
Chiediamo dunque a chiunque abbia prove chiari ed inconfutabili di quanto sta accadendo in città, di SPORGERE DENUNCIA alle autorità competenti. Chiediamo a chi ha notizie certe di pratica del voto di scambio, di indicare luoghi e circostanze, portando alla luce del sole quanto di infimo succede nel silenzio delle segrete stanze.
Chiediamo con forza a TUTTI i cittadini di essere “sentinelle attente”, unendosi in questa difesa della propria dignità e della propria città».