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Abbattuto questa mattina il gazebo nella Villa Comunale Costruito alla fine degli anni '80 la struttura non era mai entrata nel cuore dei molfettesi
24 agosto 2006

MOLFETTA - Un cumulo di macerie. E' questo quello che rimane del gazebo sito nella Villa Comunale, opera architettonica costruita alla fine degli anni '80 e mai entrata nel cuore dei molfettesi che l'hanno sempre considerata (nella migliore delle ipotesi) niente più che un elemento di disturbo all'interno del principale “polmone verde” della città. Ma da questa mattina il gazebo non c'è più: la pala meccanica ha lavorato incessantemente per tutta la giornata fino a ridurre quella struttura un ammasso di polvere e detriti, per la soddisfazione di alcuni cittadini di passaggio che osservavano con sollievo le operazioni di demolizione, lasciandosi andare anche a commenti entusiastici. La decisione di smantellare quel gazebo è stata assunta dalla nuova amministrazione comunale guidata dal sen. Antonio Azzollini, nell'ambito dei lavori di manutenzione straordinaria della Villa Comunale, anche perché la finalità per cui era stato eretto (e cioè quella di consentire la realizzazione di manifestazioni concertistiche, musicali, artistiche o similari) non è mai stata perseguita con convinzione e quella struttura era in sostanziale stato di abbandono, facile preda dei soliti vandali e pericolosa attrattiva per i giochi dei bambini. Fu lo stesso neo-assessore ai Lavori Pubblici, Pierangelo Iurilli, ad anticipare al nostro quotidiano on-line, esattamente un mese fa, la decisione assunta dalla Giunta di centrodestra appena insediatasi di abbattere quella struttura, spiegando le ragioni di tale scelta: “Senza volermi esprimere sulla valenza architettonica di quel manufatto – ci disse l'assessore al ramo – ho ritenuto che lo stesso non svolgesse più alcuna funzione logistica all'interno della rinata Villa Comunale, bensì rappresentasse esclusivamente un ricettacolo di sporcizia e elemento di pericolo per i bambini che lo frequentavano. Sotto altro profilo si è ritenuto che il progetto in corso di realizzazione, valorizzando l'accesso lato seminario, ha riproposto la centralità del monumento ai caduti per cui, anche dal punto di vista architettonico, quel gazebo rappresentava un elemento prospettico di disturbo”. Al posto del gazebo abbattuto non è previsto, almeno per il momento, nessuna struttura alternativa. Per quanto riguarda i tempi di riapertura della Villa Comunale, resta fissato il termine di novembre del corrente anno anche se le opere di manutenzione straordinaria sembrano ben lungi dall'essere completate. “Sul rispetto dei tempi la direzione dei lavori sta costantemente vigilando” ci disse un mese fa l'assessore Iurilli. A noi non resta che accomunarci al sentimento diffuso in città di soddisfazione per la scelta di aver abbattuto un'opera obiettivamente inadeguata all'interno della Villa Comunale che presto, ne siamo certi, tornerà al suo antico splendore.
Autore: Giu. Cal.
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