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Abaco verso la quotazione in Borsa, ma senza il supporto delle banche locali
23 agosto 2005

MOLFETTA – 23.8.2005 Continua la marcia di avvicinamento alla Borsa della molfettese Abaco, che provvederà nei prossimi giorni all'aumento di capitale necessario all'operazione. Ricordiamo che la società ha operato la fusione con un'azienda del nord, per entrare nel gruppo delle prime dieci società italiane del settore Itc, informatica e comunicazioni digitali. L'Abaco Software & Consulting di Molfetta è riuscita a condurre questa operazione senza il supporto delle banche locali. "Un contributo di cui avevamo e abbiamo tuttora bisogno", spiega Antonio Forte, advisor dell'operazione finanziaria e consigliere di amministrazione della società post-fusione. "Non possiamo non evidenziare la nostra delusione e il rammarico per i ritardi manifestati. Volevamo privilegiare e rendere partecipi le banche pugliesi dell'operazione finanziaria, tanto che le abbiamo incontrate subito, nella fase iniziale. Non abbiamo avuto risposte, ma continuiamo ad aspettarle, perché c'è ancora tanto da fare". Dopo l'omologazione della fusione con Aisoftware, Abaco Innovazione, nuova holding del gruppo, dovrà infatti realizzare l'aumento di capitale previsto negli accordi fra le due società. "Nelle prossime settimane", aggiunge Forte, "ci concentreremo per stabilire le modalità tecniche dell'operazione con le nostre istituzioni finanziarie, quelle che hanno creduto al progetto industriale di Abaco, in primo luogo Unicredit. L'aumento sarà compreso tra i 6 e i 9 milioni di euro, a seconda della decisione di avvalersi di una equity line messa a disposizione da un'importante istituzione finanziaria internazionale". E' in questo contesto che potrebbero ancora intervenire le banche locali. "Insieme e di concerto con il top management di Abaco, lo studio legale Clifford Chance di Milano e gli amici di Ambromobiliare", continua l'advisor, "abbiamo assicurato la conclusione positiva di questa operazione, che rappresenta la prima concentrazione nel settore dell'informatica in Italia e la prima quotazione di un'impresa di successo in Puglia. Ora ci piacerebbe chiudere il cerchio con la partecipazione di un'istituzione finanziaria locale". "La nostra regione", conclude Forte, milanese di origini pugliesi, che ha alle spalle una carriera maturata soprattutto nel nord Italia, "ha davvero bisogno di una maggiore concertazione tra finanza, impresa e istituzioni pubbliche, soprattutto in questa difficile fase economica". Sul fronte operativo Abaco ha un piano di lavoro chiaro e si concentrerà nei primi mesi per consentire un'effettiva integrazione con Aisoftware, puntando sulle risorse umane e sulla capacità consolidata di offrire soluzioni di qualità ai propri clienti e partner. L'amministratore delegato del nuovo gruppo, l'imprenditore molfettese Domenico Favuzzi (nella foto), ha dichiarato di voler crescere ancora e quindi non sono da escludere nuove opportunità di investimento. Al vaglio c'è anche l'opportunità di salire nel segmento star di Borsa.
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