A Palazzo Madama i bimbi della Manzoni senatori per un giorno
Uno dei problemi più evidenti della politica è la sua distanza dai giovani, quindi figuriamoci dai bambini! Tuttavia è bene che gli adulti, genitori, insegnanti, o educatori rendano consapevoli le nuove generazioni dell’importanza che la politica riveste nella nostra società e facciano maturare in loro un forte senso della giustizia e delle istituzioni. Cosa c’è di meglio, dunque, che portare i bambini nei luoghi che rappresentano la maggior espressione della nostra democrazia? Il 9 maggio scorso le porte di Palazzo Madama, sede del Senato, si sono aperte ad un folto gruppo di visitatori curiosi ed emozionati, i bambini delle classi 5 A e B del Plesso “Giulio Cozzoli” di pertinenza del 1° Circolo Didattico “A. Manzoni”, accompagnati dal Dirigente Scolastico prof. Michele Laudadio, dalle insegnanti Damiana Angione, Anna Maria Boccassini, Floriana Pignatelli e da un altrettanto folto gruppo di genitori, entusiasti nell’accompagnare i propri figli nei Don Ignazio, Pietro Facchini, Aiello, Rosalba Petruzzella 37 15 giugno 2011 Molfetta & dintorni Nuove strade dedicate a personaggi discutibili, dimenticati altri meritevoli di ricordo Caro Direttore, ho riflettuto a fondo se inviarti o meno questa lettera, perché ad una lettura poco attenta può sembrare dettata da interessi personali, poi conoscendoti come persona “super partes” che ha a cuore solo ed unicamente l’interesse per la verità e per la sua città, ho deciso di scriverti. Ho letto su vari quotidiani locali, tra cui anche su quello da te splendidamente diretto, la notizia dell’intitolazione delle nuove vie molfettesi a personaggi vari la maggior parte dei quali degni di tale onore, tra questi sinceramente ho riscontrato anche alcuni nomi che non hanno dato alcun lustro alla nostra città e /o nazione e addirittura qualche nome che dovrebbe creare anche qualche imbarazzo alla popolazione. La cosa che mi rende triste e la mancata intitolazione di una via ai F.lli Natalicchio miei zii (qui il mio interesse personale) e fratelli del mio scomparso papà, morti nella prima guerra mondiale. Ti chiederai tantissimi molfettesi sono morti in guerra e sicuramente non c’è spazio per intitolare strade a tutti. Giustissima osservazione, ma dove è la peculiarità? La famiglia del mio papà è stata l’unica famiglia molfettese che ha pagato il tributo di ben tre morti in guerra, infatti i tre fratelli di mio padre: Pantaleo, Vincenzo e Michele (di cui mi onoro di portare il nome) sono tutti morti durante il primo conflitto mondiale e mia nonna era l’unica madre molfettese che ha dovuto piangere ben tre figli morti in guerra, seppelliti in varie parti d’Italia e mai più tornati nella loro città natale. I miei zii erano uno Sergente Maggiore, uno Caporale e l’altro Soldato semplice dei tre due insigniti di Medaglia al Valore, credo che la motivazione per cui non sono mai stati “ricordati” e che non fossero Ufficiali quasi che la morte potesse distinguere tra graduati e non. Ti chiedo scusa se ti ho tediato con questo racconto ormai superdotato, ma tale lettera mi è venuta d’istinto dopo aver letto alcuni nomi a cui sono state intitolate delle nuove vie. Con la solita stima ed ammirazione per il tuo lavoro quotidiano. Ecco una breve nota storica sui fratelli Natalicchio: Figli di Nicolò Natalicchio e Marta Pappapicco (unici genitori di Molfetta a perdere tre fi - gli nel primo confl itto mondiale) Vincenzo Natalicchio (primogenito - 29 anni) nato a Molfetta il 13 luglio 1888 - sergente del 138. Fanteria - morto il 1 gennaio 1917 nel territorio di Castagnavizza sul Carso (oggi Kostanjevica Krasu in Slovenia) durante la nona battaglia d’Isonzo - decorato con due medaglie alla memoria. Michele Natalicchio (secondogenito - 21 anni) nato a Molfetta il 15 agosto 1895 - soldato del 63. Fanteria - morto il 13 agosto 1916 nell’Ospedale Riserva Cremona in seguito alle gravi ferite riportate durante un’azione di guerra - decorato con una medaglia alla memoria. Pantaleo Natalicchio (terzogenito - 19 anni) nato a Molfetta il 19 marzo 1899 - soldato del 9 Battaglione Bombardieri - morto il 3 novembre 1918 nell’Ospedale Tappa Ferrara in seguito alle gravi ferite riportate durante un assalto - decorato con una medaglia alla memoria. Il sito delle loro tombe è tuttora sconosciuto. Michele Natalicchio Caro Michele, inutile dirti che condivido pienamente il contenuto della tua lettera e soprattutto le perplessità sull’intitolazione di alcune nuove strade cittadine a personaggi discutibili. Credo che il nostro sindaco Antonio Azzollini dovrebbe solo vergognarsi per aver accettato di far dedicare fra gli altri soggetti dei quali non è rimasto un ricordo positivo, anche due arterie in particolare a Giorgio Almirante e a Bettino Craxi. E dovrebbero anche vergognarsi i componenti la commissione toponomastica (chi sono? hanno qualche competenza e conoscenza della storia cittadina e non? oppure sono i soliti amici da accontentare anche con un posticino in commissione?). Credo che i tuoi zii meritino più attenzione e ci permettiamo di suggerire agli esperti “toponomastici” di provvedere a colmare questa lacuna, almeno per salvarsi la faccia, dopo le assurde scelte operate recentemente. In altri tempi non sarebbe caduti in “errori” così grossolani. Quei maledetti pappagallini distruttori di piante Egregio Direttore, ho letto sul suo mensile n.5 l’articolo di Mauro Binetti sullo scempio delle Palme per l’utilizzo dei cuori durante le festività Pasquali. Nel mio giardino ho perso due Palme ultra centenarie per la sciagura del Punteruolo rosso, ma grazie agli interventi effettuati ne ho salvate altre due con notevole impegno economico. Ma ahimè i pappagallini Monacus stanno distruggendo ciò che è stato salvato! Non solo anche pini secolari sono flagellati da questi volatili voraci e chiassosi! Ho cercato di coinvolgere i vari enti preposti alla salvaguardia dell’ambiente (LIPU -- WWF ) ma tutto tace!!! Il Monacus vive cinquanta anni, prolificano tutto l’anno e il loro aumento è esponenziale! E’ onnivoro ed è stato definito il Flagello degli agricoltori, in quanto in primavera “cima” i germogli delle piante, becca i frutti maturi, alberi di mandorle “mollesche” sono assaliti e i vari raccolti perduti! Per questo in Belgio, Inghilterra, è stato autorizzato l’abbattimento mirato e controllato. Il sindaco di Giovinazzo per liberare il Camposanto dai pappagallini ha fatto intervenire dei Falconieri ed ha risolto il problema! A Molfetta credo che il problema sia sotto valutato? Renato Tinelli luoghi istituzionali della capitale. La visita al Senato ha costituito per i bambini la tappa conclusiva di un percorso interdisciplinare, incentrato essenzialmente sul tema della convivenza civile, percorso che li ha visti particolarmente attenti e interessati. Sedersi tra i banchi dei senatori che vedono comunemente apparire in televisione ha rappresentato per i bambini un’esperienza unica, che pur nella loro proverbiale ingenuità li ha fatti sentire grandi per un giorno. Una guida ha accolto i bambini nel cortile d’onore del Palazzo, raccontando ai bambini la storia di quei luoghi e restando colpita per la preparazione dei piccoli studenti, ma soprattutto per l’interazione attiva che hanno saputo creare con le loro domande e con le loro curiosità. La giornata a Roma non si è conclusa a Palazzo Madama, ma i bambini, con i loro accompagnatori, hanno visitato, con grande stupore, anche la Basilica San Paolo fuori le mura, Piazza Navona, il Pantheon, la Fontana di Trevi, il Colosseo, i Fori Imperiali, Piazza Venezia e l’Altare della Patria, dove hanno assistito quasi estasiati al cambio della guardia e per concludere si sono aggirati nell’immensa Piazza San Pietro. Questa esperienza, vissuta alla scoperta dei luoghi che hanno segnato la storia della nostra nazione e del paesaggio laziale, con i suoi colli e l’affascinante fi ume Tevere, ha arricchito notevolmente i bambini che sono tornati a casa soddisfatti per la bella giornata trascorsa sotto il sole romano ed entusiasti per essere stati “piccoli senatori” per un giorno.
Autore: Gabriella M. A. Abbattista