A Molfetta un interessante dibattito su legalità e tutela del mare
Da sinistra: dott.ssa Maddalena De Virgilio, C.F. (C.P.) Raffaele Muscariello, il dott. Onofrio Losito
MOLFETTA – Di grande attualità e interesse si è rivelato l’incontro promosso dall’ dall’Associazione di Promozione Sociale “Città dell’uomo” sui temi della legalità e della tutela del mare, moderato da Onofrio Losito. Protagonisti il Comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Molfetta C.F. (C.P.) Raffaele Muscariello e la ricercatrice dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR Maddalena de Virgilio.
Il Comandante Muscariello ha posto in evidenza i molteplici compiti assegnati agli uomini e le donne della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, su incarico di diversi Ministeri, dalla Marina Militare (di cui la Capitaneria di Porto è una branca) per salvataggi in mare e sicurezza della navigazione, al Ministero dell’Agricoltura, per quanto concerne i controlli sulla filiera della pesca, al Ministero dell’Ambiente per la tutela dell’ecosistema marino e non solo.
Non è un caso se nelle scorse settimane la cronaca ha raccontato proprio di importanti azioni legate alla salvaguardia dell’ambiente e delle specie ittiche, con l’intervento che ha posto sotto sequestro un’isola ecologica nel territorio di Corato e l’operazione contro la pesca e la detenzione illegale di datteri di mare nel Nord barese, con l’esecuzione di cinquanta ordini di custodia cautelare con il supporto del Comando di Bari e del Comando Generale delle Capitanerie di Porto.
Proprio in riferimento a quest’ultimo caso di cronaca, il C.F. (C.P.) Muscariello ha ricordato come a tale importante risultato si sia giunti dopo un anno e mezzo di indagini e di intercettazioni.
Controlli continui e capillari vengono condotti, dunque, con tutti i mezzi disponibili, compreso l’uso di aere equipaggiati con sistemi di telerilevamento, fondamentali per individuare le fonti di inquinamento che giungono dall’entroterra.
Il Comandante si è avvalso anche della proiezione di un video istituzionale sulle attività della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera e di uno relativo ai danni provocati dalla pesca di frodo di datteri.
Sulle ricchezze del nostro mare e sulla ricerca condotta anche con l’Osservatorio del Mare di Molfetta si è soffermata la dott.ssa De Virgilio, che ha evidenziato il valore scientifico del complesso di attività svolto dai cittadini, attraverso la raccolta sistematica dei dati nell’ottica di quella che la ricercatrice ha definito “democratizzazione della scienza”
Ha poi tracciato un rapido quadro su due aspetti particolarmente rilevanti: la presenza della Posidonia oceanica e quella della Ostreopsis ovata (più conosciuta come “alga tossica”).
Le piante di Posidonia oceanica (non è un’alga) hanno un ruolo rilevante: la loro presenza contribuisce alla stabilizzazione delle coste, grazie alle radici, ai rizomi e alle foglie; con la fotosintesi producono ossigeno; forniscono rifugio a numerose specie marine, favorendone la riproduzione e la sopravvivenza.
L’Ostreopsis ovata, invece, è potenzialmente tossica, durante la fioritura può scatenare sintomi di carattere irritativo. La sua presenza viene ciclicamente registrata lungo le nostre coste e, da quanto emerso da numerose ricerche, le cause sarebbero da ricercare nell’aumento della temperatura dell’acqua e nell’azione antropica. Dallo studio della dott.ssa De Virgilio, infatti, la crescita dell’alga sarebbe maggiore nei pressi di centri abitati.
Considerando che anche la presenza della Posidonia oceanica sarebbe messa in pericolo dalle attività antropiche, la proposta emersa dallo studio della ricercatrice sarebbe quella di modificare le abitudini, a partire dall’urbanizzazione selvaggia per proseguire con la riduzione dello sversamento a mare di rifiuti e liquami.
Gli interventi dei due relatori hanno dato vita a un intenso dibattito con il pubblico.
L’auspicio è che si prosegua con le attività di tutela della biodiversità e di difesa della legalità, anche attraverso la sensibilizzazione dei cittadini, esortandoli ad adottare comportamenti più consapevoli e, soprattutto, più sostenibili.
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Autore: Isabella de Pinto