MOLFETTA - Nella città dell’assurdo e dell’incredibile, può anche accadere di vedere affissi una serie incredibile di manifesti del Tribunale di Trani, negli spazi non consentiti per l’affissione, dove vi è un palese divieto!
Incredibile ma vero, tutto il sottopasso ferroviario di Via Terlizzi, non sembra più essere stato costruito in pietra, ma in cartapesta, e della peggior specie. Un vero sottopasso degli orrori. Tanti rettangoli multicolori, dove si pubblicizza di tutto, dal corso di perfezionamento per la rimozione del callo, al corso di specializzazione per imbonitore selvaggio di prodotti patacca, insomma spettacoli, sagre, vendite all’asta, di tutto di più.
Ogni angolo della città, ogni parete, gabbiotto, qualsiasi superficie liscia e adatta alla bisogna viene invasa da questa carta patinata dai colori più variegati ed orribili.
Manifesto su manifesto, lo spessore, il rilievo di questi “calzoni di carta”, attaccati ai muri diventa sempre più esorbitante e ingombrante. Ma chi vigila, chi controlla questa affissione selvaggia? Sarebbe meglio dire chi non controlla? Non c’è più una cosa che quadri in questa città, non c’è più verso di fare rispettare alcuna regola…
Eppure, qualcuno ha deciso di invitare ad un pubblico confronto il ns. sindaco, evitando però che si parlasse di temi locali. Se la cosa fosse stata imbastita da un partito di governo, o di amministrazione, nel caso di specie, sarebbe quasi ovvio… ma che a chiedere di non parlare dei temi locali sia l’opposizione, è cosa veramente incredibile.
Ma, appunto, questa è la città dell’incredibile, e di nulla ci si deve meravigliare. E' la città dell'anarchia, dove tutto è consentito, non ci sono regole, nè vigilanza, dove il sindaco permette tutto a tutti. Allegria, viva la libertà di fare i propri comodi!
Q
© Riproduzione riservata