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A Molfetta il Pd, dopo aver provocato la caduta dell'amministrazione di centrosinistra, si mobilita per il referendum di ottobre Il tentativo di recuperare consensi dopo quelli perduti negli ultimi anni e dopo la sconfitta alle elezioni amministrative del 5 giugno. Al via la politica renziana sul territorio
10 giugno 2016

MOLFETTA – Anche a Molfetta il Partito democratico si mobilita per il voto del referendum. La partita da giocare è molto grossa: il segretario nazionale Matteo Renzi nel caso di vittoria del NO è pronto a dimettersi (almeno così dice, in sintonia con quello locale, sempre dimissionario, ma sempre in… poltrona). Quindi si stanno mobilitando tutte le sezioni del territorio per invitare i cittadini a votare SI.

Tra un’amministrazione locale e un’altra fatta cadere (la più recente Martina Franca), la strategia del Pd, che è stato sonoramente sconfitto alle ultime amministrative del 5 giugno scorso e rischia al ballottaggio di perdere alcune grosse città italiane, fra cui Roma, è quella di cercare di recuperare consensi. A Molfetta il partito ha perso dirigenti, è diviso al suo interno e soprattutto sta perdendo tanti elettori che apertamente dichiarano che non lo voteranno più, per aver bruciato un’esperienza amministrativa di centrosinistra che stava andando bene, per la prospettiva del Partito della Nazione che piace tanto a Renzi e che vuole riportare al governo della città pezzi del centrodestra, cariatidi della vecchia Dc e altri personaggi discutibili. Intanto, dopo le dimissioni del sindaco Paola Natalicchio, nella politica locale regna il caos (ne parleremo sul prossimo numero della rivista mensile “Quindici” in edicola alla fine della prossima settimana) con divisioni a destra e a sinistra, conflittualità personali, odio e rivalità diffusi: tutti contro tutti. Una situazione che non promette nulla di buono.

Intanto il segretario Piero de Nicolo, avvia anche a Molfetta l’informazione dei cittadini, per spingerli a votare SI, dopo una conferenza stampa semideserta (15 persone circa), in cui sono state diffuse tante bugie, alcune tra il paradossale e il ridicolo, come quella sul porto (le leggerete sul prossimo numero della rivista mensile “Quindici” in edicola alla fine della prossima settimana: quello che gli altri non hanno detto) per giustificare la sua responsabilità nella caduta dell’amministrazione di centrosinistra del sindaco Paola Natalicchio, in attesa del famoso congresso (che slitta sempre sine die) del partito, nel quale si presenterà (o dovrebbe) dimissionario (con le dimissioni si gioca sempre, vedi il caso della Multiservizi), per l’elezione del nuovo segretario cittadino.

In un comunicato il Pd comunica che «il referendum di ottobre, anche per i Democratici molfettesi, è la sfida più impegnativa dei prossimi mesi, è il punto di svolta per il nostro Paese, perché ci garantirà, con la vittoria del SI’, un sistema più stabile, più efficiente e più semplice, con la riduzione del 30 per cento del numero dei parlamentari, con l’eliminazione dei trasferimenti di soldi da parte dello Stato ai “gruppi” in regione, con decisioni parlamentari in tempi certi e rapidi per una maggiore efficienza, con il superamento definitivo delle Provincie e l’abolizione del Cnel e con una maggiore chiarezza su cosa fa lo Stato, cosa fanno le Regioni e qualche potere in meno alle Regioni”.

Chi andrà a votare a ottobre, ci auguriamo tantissimi, deve votare nel merito. Sulla simpatia del governo lo potrà fare nel 2018 (mettono le mani avanti, ndr).
Abbiamo intenzione di svolgere una campagna referendaria in cui raccontiamo cosa c’è in questa riforma e come riteniamo che la stessa possa incidere in maniera fondamentale sul futuro del Paese.
La scommessa del Partito Democratico è non avere paura di utilizzare la campagna referendaria per aprirsi ai cittadini. Non rimarremo nel nostro steccato, non perderemo questa occasione importante.
Il Partito Democratico ed i Giovani Democratici molfettesi hanno dato vita al “Comitato unitario – Basta un SI’” attraverso il quale abbiamo intenzione, anche a Molfetta, di illustrare e convincere la Città sul SI’ al Referendum Costituzionale di ottobre. 
I primi appuntamenti del “Comitato unitario – Basta un SI’” per la raccolta firme affinchè venga indetto il Referendum confermativo sono i seguenti:

Sabato 11 giugno dalle ore 18:00 alle ore 20:30 – Corso Umberto, altezza Piazzetta Patrioti molfettesi;
Domenica 12 giugno dalle ore 10:30 alle 13:00 – via Dante Alighieri, altezza Cin Cin Bar;
Giovedì 16 giugno dalle 19:00 alle 21:30 – corso Umberto, altezza Liceo Classico (in questa occasione sarà tenuto un pubblico dibattito sul tema referendario). Per informazioni e contatti con il “Comitato unitario – Basta un SI’” Vi invitiamo a consultare la pagina Facebook “Comitato Basta un sì – Molfetta vuole la riforma”».

A proposito, chi l’ha detto che “Molfetta vuole la riforma?”.

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