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A Molfetta domani alle 19 alla Sala Turtur, "Chiedilo alla sete" a difesa dell'acqua pubblica Il Presidio del libro di Molfetta in collaborazione con Legambiente e il Comitato per l'acqua pubblica promuove un incontro per indagare il ruolo fondamentale dell'acqua e lo stato giuridico di quello che ormai viene chiamato "oro blu"
02 dicembre 2010

MOLFETTA - Ogni giorno, nel mondo, 30.000 persone, per lo più bambini, muoiono per il mancato accesso all'acqua o per la pessima qualità di quella a cui riescono ad accedere.
Questo, nonostante decenni di impegno da parte delle principali organizzazioni internazionali per cercare soluzioni che, troppo spesso, si sono invece rivelate non solo insufficienti e, in taluni casi, addirittura peggiorative delle già gravi situazioni di partenza. Nel nostro territorio nazionale, dove, per fortuna, non ci sono gravi casi di negato accesso all'acqua, si sta portando avanti negli ultimi anni, e nell'ultimo periodo in maniera più serrata e coinvolgente, una battaglia per l'acqua pubblica e per la tutela e l'accesso universale a quello che è un bene comune universale.  Un milione e quattrocentomila donne e uomini di questo paese hanno apposto la loro firma per i tre quesiti referendari promossi dal Forum italiano dei Movimenti per l'acqua, ponendo in discussione tutta la normativa attualmente vigente in tema di gestione del servizio idrico che ne vuole rendere definitiva la privatizzazione.  La "battaglia" condotta contro la mercificazione dell'acqua ha come suo principio la volontà di riconoscere il diritto umano all'acqua, e, quindi, lo status di acqua come bene comune pubblico e il servizio integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica. Alla battaglia nazionale si affiancano battaglie regionali e locali contro il processo di mercificazione.
In questi giorni che appaiono cruciali per il destino della gestione dell'acqua nella nostra regione, il Presidio del libro di Molfetta, in collaborazione con Legambiente e il Comitato molfettese per l'acqua pubblica, promuove un incontro che si propone di indagare, da un lato, il ruolo fondamentale dell'acqua in tutti gli aspetti dell'esistenza, dall'altro, di mostrare come il dibattito sullo stato giuridico di quello che ormai viene chiamato "oro blu" sia solo uno degli aspetti di un conflitto assai più ampio che verte intorno all'esistenza stessa di beni che possano essere considerati "comuni", agli ambiti di competenza degli stati nazionali, alla sovranità stessa delle comunità e dei popoli. All'incontro saranno presenti il professore Liborio Dibattista, docente di Storia della Scienza presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, che presenterà il libro diPhilip Ball "H2O".
Una biografia dell'acqua e Antonio Carbonara del Comitato lavoratori AQP per l'Acqua bene comune. L'incontro si terrà presso la Sala Turtur (via Preti, 29) nel Centro Storico di Molfetta, venerdì 3  ore 19.

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Si dovrebbe, invece, discutere e educare a un miglior uso dell'acqua, evitando sprechi inutili. L'acqua: un bene per tutti. L'acqua è una delle risorse più preziose che abbiamo sulla terra, ma non è una fonte infinita. Spesso la usiamo senza renderci conto di quanto ne sprechiamo e di quanto non facciamo un uso razionale e critico di questo importante bene. Ecco alcuni dati che devono far riflettere: attualmente nel mondo, nei paesi non industrializzati, 1 miliardo e 400 milioni di persone non hanno acqua potabile da bere. Ogni anno 200 milioni di bambini muoiono a causa di malattie che derivano dall'uso di acqua non potabile. Secondo recenti stime, nel 2020 avremo 3 miliardi di persone che non potranno avere accesso all'acqua. Dal 1950 la domanda dell'acqua è triplicata; inoltre è previsto un ulteriore raddoppio della richiesta entro il 2050. Ogni giorno muoiono 6000 bambini a causa dell'assenza di acqua potabile o a causa di malattie derivanti dall'uso di acqua insalubre. Si pronostica che nel 2025, cioè nel momento in cui nel mondo ci saranno più di 8 miliardi di persone, il totale degli uomini che non potrà avere accesso all'acqua potabile, sarà maggiore di 3 miliardi. Nell'ultimo secolo il consumo globale dell'acqua in tutto il pianeta è addirittura duplicato. Negli ultimi 50 anni la disponibilità di acqua è diminuita soprattutto nei paesi non occidentali: nello specifico è diminuita di tre quarti in Africa e di due terzi in Asia. Secondo la FAO, attualmente gli stati colpiti da grave crisi a causa della mancanza d'acqua sono 30. La situazione più grave soprattutto min Africa, dove il 40% degli abitanti non può accedere all'acqua potabile e la metà non ha la possibilità di usufruire di adeguati servizi igienici. Nel mondo 800 milioni di persone non hanno un rubinetto in casa. La distribuzione disuguale e la più fondamentale delle risorse viene utilizzata in modo da creare profonde disparità sociali.

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