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“Molfetta calcio”, rinascita difficile Azzollini per l’assessorato lascia la squadra a Nino Spezzacatena
15 giugno 2001

Passata la buriana elettorale tutte le caselle cominciano a riempirsi secondo le aspettative e gli accordi pattuiti. La plebiscitaria scalata alla carica di sindaco di Tommaso Minervini, sta trascinando nelle stanze del potere locale, protagonisti e sostenitori della cordata vincente. Uno di questi è Sergio Azzollini, Tommaso boys della prima ora, capo della lista “Molfetta che vogliamo” (oltre 2000 voti, ma lui non è andato in lista, probabilmente perché l’assessorato lo aveva già in tasca), nonché titolare del “Molfetta calcio” retrocesso quest’anno in Prima Categoria. Anche se manca l’investitura ufficiale (occorre che il Consiglio comunale modifichi lo statuto per la moltiplicazione degli assessorati), tutti considerano Sergio Azzollini già Assessore allo Sport. Per quest’incarico Azzollini ha dovuto sacrificare l’ultima sua creatura, il “Molfetta calcio”, ceduta qualche giorno fa, all’imprenditore locale Nino Spezzacatena, uno dei titolari dell’azienda di confezioni Conf.Sud. Già l’anno scorso Spezzacatena si propose per rilevare la società, ma non si trovò l’accordo sul prezzo. Quest’anno invece l’affare è stato fatto, un po’ perché la società con la retrocessione vale molto meno, ma anche per la necessità di Azzollini di evitare un palese conflitto d’interessi (evidentemente certe cose se le può permettere solo Berlusconi). E’ verosimile che nella vendita della società calcistica, oltre al prezzo si sia discusso anche di eventuali sostegni diretti o indiretti della nuova amministrazione comunale allo sport in generale e al calcio in particolare. Su questo punto registriamo quasi l’unanime consenso degli addetti ai lavori (un po’ per convinzione, ma anche perché conviene parlar bene dei vincitori) verso la nuova amministrazione, considerata un’occasione di svolta positiva per lo sport locale. Un dato che la dice lunga sul grado di “antipatia” che ex assessore Franco Cives si è conquistato nei quattro anni in cui ha gestito la delega allo Sport. Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi con i nuovi inquilini di palazzo “Giovene” e dintorni. La prossima annata calcistica, vedrà la presenza di due squadre in Prima Categoria, “Molfetta calcio” e “Levante”, e due in Seconda, “Pro Molfetta” e “V. Mazzola”, una realtà sconsolante, ma da cui bisognerà partire per un progetto di rilancio che non può essere che pluriennale. Come ogni estate si ricorrono voci di fusioni, in particolar modo tra il “Molfetta calcio” e il “Levante”. Se questa eventualità prenderà corpo, si aprirebbe per il calcio locale uno scenario nuovo. Riuscirà Nino Spezzacatena a far rinascere un sodalizio locale capace di rinvigorire la tradizione calcistica della città? Per ora ha tirato fuori i soldi e spera in quelli che Azzollini potrebbe fargli arrivare dal Comune, con un sostegno alla squadra, ma la strada è tutta in salita: occorre esperienza e competenza. Non sarà facile ricostruire dalle macerie lasciate dalle passate gestioni, che hanno fatto precipitare la squadra in Prima Categoria. Certo se si guarda alle esperienze passate, non ci sarebbe da aspettarsi molto. Giudicheremo dai risultati: i tifosi (ce ne sono ancora?) troppo volte sono stati delusi e sarà difficile ricostruire la fiducia nella squadra. Francesco del Rosso
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