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100 anni e li dimostra: la storia del calcio a Molfetta: dalla gloriosa serie C a giorni nostri. La Molfetta Sportiva raccontata da Gianni e Franco Pansini Inaugurazione nella sala consiliare e Mostra fotografica alla Sala dei Templari. Il rammarico di una squadra passata dai grandi campionati nazionali alle delusioni degli ultimi anni
03 settembre 2017

MOLFETTA - Il calcio a Molfetta compie cento anni e i fratelli Pansini - per onorare una storia calcistica così ricca di grandi momenti, aneddoti e successi - hanno progettato una straordinaria mostra da regalare alla città. L’evento, che vale come anteprima del convegno organizzato dall’Associazione Molfettesi nel Mondo si è aperto con la conferenza stampa inaugurata da Gianni Pansini che – dopo i saluti e ringraziamenti di rito – ci ha tenuto a specificare come la rassegna fotografica, intitolata A Molfetta il calcio compie 100 anni sia strumento di celebrazione di questo meraviglioso sport nella sua totalità senza campanilismi di sorta. Il testimone è passato poi a Peppino Poli che con un tuffo nel passato ha preso i presenti per mano e li ha portati con sé nei meandri dei ricordi della gloriosa storia del calcio molfettese, sottolineando come Molfetta sia riuscita in qualche modo a costituire una propria identità anche grazie al calcio. Adottando una visione quasi poetica, ha definito la mostra come una carrellata romantica di foto che rappresenta oggi una sorta di rivalsa nel tempo.

A partecipare alla serata anche un ospite d’onore, oltre alla gradita presenza delle vecchie glorie. Si tratta di Gaetano Salvemini - ex storico calciatore ed allenatore molfettese che ha giocato anche nella serie A – il quale ha rimarcato come lui abbia sempre cercato di onorare la città nel corso della sua carriera. Ha espresso anche un sincero augurio per la squadra della sua città affinché possa risalire in classifica e ricalcare i tempi gloriosi che furono. Ed ha aggiunto che sicuramente avrebbe offerto un suo personale contributo a questo ambizioso progetto se solo non si trovasse a 200 km di distanza da Molfetta.

La palla – rimanendo in tema – è passata poi al sindaco Tommaso Minervini che ha evidenziato come il senso di questa importante ricorrenza stia nell’idea di fondo di “mettere insieme” una comunità che si appassiona, nell’idea di unire la città in tutti i settori, calcio compreso. Per questo va fatto un grande plauso ai fratelli Pansini che hanno ricordato a tutti il valore dello sport a Molfetta quasi come una sorta di incipit che possa aprire le porte ad una nuova fase storica di unione, quasi una specie di “terapia”che serva a tenere insieme le varie parti della città senza le divisioni che spesso la hanno contraddistinta.

La conferenza stampa si è chiusa con l’augurio – da parte di Minervini - che si possa ristabilire un’armonia calcistica in città, che si possano rispolverare le vecchie e genuine passioni di un tempo e che il monito di questi 100 anni di storia possa fungere da esempio per le generazioni che verranno.

A seguire è stata inaugurata la mostra presso la Sala dei Templari che rimarrà aperta sino al 10 di settembre. SUL PROSSIMO NUMERO DELLA RIVISTA MENSILE “QUINDICI”, IN EDICOLA A META’ SETTEMBRE, UN SERVIZIO SUI 100 ANNI DELLA MOLFETTA SPORTIVA E LE FOTO DELLA MOSTRA.

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Autore: Angelica Vecchio
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Per amore della GIUSTIZIA questi post vanno bene qui. -"Matteo da sopra il tetto 31 Agosto 2017 alle ore 10:13:26 Da ricordare anche - sono ancora in vita - Carlucci, La Forgia, Salvemini, il più conosciuto di tutti, chi non ricorda il suo gol all''''Inter di Herrera il mago, quando giocava nel Mantova. Acquistato poi proprio dall''''Inter - si disse voluto da Herrera per punirlo, infatti era chiuso da un certo Suarez - poi via via peregrinò in tutta Italia fino a diventare un buon tecnico (a Empoli lo chiamarono Salvempoli). Altri tempi, altri uomini, altro tutto!! 0 risposte Rispondi Giuseppe per tutti Beppe 30 Agosto 2017 alle ore 05:51:51 ......Berto, Montrone, Cimpanelli (?), e tanti altri che, forse, non ci sono più. Giocano a pallone chissà in quale campo nell''''aldilà, guardando Molfetta con uno sguardo dolce e ammiccante pur sapendo non è più la Molfetta di tanti, tanti anni fa. Forse meglio o peggio, chissà............. 0 risposte Rispondi Vecchio Scarpone 30 Agosto 2017 alle ore 03:04:52 Ero più che un ragazzino, ricordo molto bene Palestini, Milli detto Stilish e un negozio di stoffa con lo stesso nome gestito dalla sig.ra Milli a Corso Umberto, Biavati grande amico di Milli e inventore del "doppio passo", Gioia, "Stpon" il cui padre diceva, "mio figlio è un cannone", La Forgia (poi all''''Udinese) Colombo e tanti altri oramai sfumati nella mia mente. Erano i tempi in cui si cantava: "Olio.petrolio. benzina e minerale, per battere la Molfetta ci vuole la Nazionale". Altri tempi, un altro mondo, un''''altra Molfetta, scomparsa e svanita nella nebbia del Nuovo Porto Commerciale.
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