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Molfetta, nominati i presidenti delle commissioni urbanistica e attività produttive Sono Annalisa Altomare (Pd) per urbanistica e lavori pubblici e Gianni Porta (Rifondazione) per attività economiche e produttive e cologia e igine pubblica
30 agosto 2013

MOLFETTA - Si sono insediate in questa settimana le ultime due commissioni consiliari e hanno proceduto alla nomina dei presidenti.
Nella riunione della 1ª commissione: urbanistica, arredo urbano, lavori pubblici, casa e politica del territorio è stata eletta presidente Annalisa Altomare (foto), gli altri componenti sono Onofrio Pappagallo, Gianni Porta, Mariano Caputo e Pietro Mastropasqua.
Nella riunione della 2ª commissione: attività economiche e produttive, ecologia, ambiente e igiene pubblica è stato eletto presidente Gianni Porta e gli altri componenti sono Giuseppe Percoco, Ignazio Cirillo, Antonello Pisani e Carmela Minuto.
Le Commissioni consiliari permanenti svolgono funzione consultiva e di controllo su tutta l’attività dell’Amministrazione come previsto dall’articolo 23 dello statuto del Comune di Molfetta.  

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Ci sono individui che hanno la cattiva abitudine di lanciare strali e diffamare con falsità infondate e prive di senso coloro che hanno svolto con coerenza e correttezza la propria attività. Replico al commentatore nominatosi “Mario”, sperando che, nel momento in cui ha scritto il suo commento, abbia non solo avuto una sana cognizione dei fatti contestati, ma, soprattutto, il buon senso di documentarsi presso gli uffici del Comune di Molfetta. Entrando nel merito, la struttura che oggi ospita l'Istituto Alberghiero, in principio, non era una scuola, bensì un'azienda di confezioni, costruita negli anni '70 (durante il sindacato di Finocchiaro) ad opera del sig. Mario Generali, grazie a un finanziamento. Chiusa l'azienda dopo alcuni anni, la struttura era rimasta vacante e inutilizzata. Successivamente, il fabbricato dell'azienda ha ospitato una sezione distaccata dell'Alberghiero di Bari, poi divenuta istituto autonomo. Invece, la realizzazione del fabbricato dell'attuale Amerigo Vespucci è stata una soluzione edilizia individuata negli anni '80 (amministrazione De Cosmo) per rispondere alle numerose istanze pervenute dalla cittadinanza e da centinaia di studenti che frequentavano l'Istituto nautico di Bari affinché anche Molfetta avesse un suo istituto nautico. Era, perciò, necessario individuare una soluzione specifica: l'istituto nautico di Molfetta non poteva che essere edificato sulla fascia costiera, considerando anche che le lezioni dovevano essere non solo teoriche, ma anche pratiche con lo svolgimento di alcune attività a mare (ad esempio, con alcune barche usate proprio nelle esercitazioni). L'amministrazione De Cosmo, con il Demanio Marittimo, approvò la costruzione dell'edificio come opera pubblica in variante allo strumento urbanistico dell'epoca a ridosso della Prima Cala. Tanto si doveva a chi, infelicemente, nascondendosi dietro l'anonimato, senza possibilità di confronto, ha ben pensato di attaccare la mia persona e la mia attività politica (consapevolmente o inconsapevolmente), con le falsità e le inesattezze scritte.




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