Fratelli d’Italia Molfetta chiede chiarimenti sui lavori al parco De Gasperi
MOLFETTA - Adamo Logrieco, Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia ha trasmesso agli Uffici Comunali una richiesta di chiarimenti relativa ai lavori di rifacimento di Parco Alcide De Gasperi (nei pressi della scuola Rosaria Scardigno).
L’Amministrazione comunale «ha annunciato a mezzo stampa – dice in un comunicato - l’imminente avvio dei lavori in questione, affidati ad una ditta di Martina Franca che si è aggiudicata la gara d’appalto per il costo complessivo di circa 225.000 euro (al netto del ribasso in fase di gara).
Lo scorso aprile, Fratelli d’Italia aveva già acceso un faro su questa opera pubblica destinata a far discutere per costi a carico del bilancio comunale (ossia di noi cittadini).
La questione che ha destato la nostra attenzione è molto semplice: nel gennaio 2020, la precedente Giunta comunale (guidata sempre dal sindaco Minervini) aveva approvato un progetto esecutivo per la realizzazione di lavori di manutenzione di quel parco, per un importo di 90.000 euro e tale progetto era stato elaborato dall’Ufficio tecnico comunale.
Tale Delibera di Giunta, oltre a non essere mai stata revocata, non è neppure mai stata attuata dall’Amministrazione, e infatti Parco De Gasperi è tuttora in uno stato di semiabbandono.
Inspiegabilmente, tuttavia, nel marzo 2023 gli Uffici comunali affidavano a due professioniste esterne la redazione di un nuovo progetto di rifacimento di quel parco, che prevedeva un costo di circa 320.000 euro per la sua realizzazione (a cui bisogna aggiungere i compensi per la progettazione).
Quest’ultimo ben più costoso progetto veniva poi approvato con una ulteriore Delibera di Giunta, licenziata il 31 dicembre 2024, nella quale veniva persino dato atto dell’esistenza del precedente progetto del 2020 e rappresentato che, a causa dell’emergenza sanitaria e dell’aumento dei prezzi dei materiali, non vi era stato il tempo e il modo di attuarlo, e che, nel frattempo, la situazione di Parco De Gasperi era molto peggiorata, giustificando così l’approvazione di questo nuovo progetto esecutivo.
Le domande che poniamo all’Amministrazioni nella nostra richiesta di chiarimenti sono chiare e semplici: perché non è stato realizzato il primo progetto molto più conveniente in termini di spesa pubblica? perché non adeguare il progetto già esistente ed elaborato dall’Ufficio tecnico comunale e affidare un incarico a professionisti esterni per redigere un nuovo progetto? Perché approvare un altro progetto molto più costoso del primo?
Auspichiamo che l’Amministrazione voglia riscontrare tempestivamente queste nostre preoccupazioni, che, ove confermate, potrebbero configurare un danno economico per la comunità».