Zaza consigliere comunale di Rifondazione denuncia disservizi alla Mtm di Molfetta
Dopo il mezzo fallimento del servizio Park&Ride avviato sabato scorso
MOLFETTA - Muncipalizzate sotto tiro per disservizi e sprechi. Dopo l'avvio del servizio Park&Ride che, come “Quindici” aveva previsto, è stato un mezzo fallimento, ora interviene sull'argomento Antonello Zaza assessore provinciale e consigliere comunale di Rifondazione comunista.
«Apprendiamo dagli organi di stampa – dice Zaza - che da sabato scorso è stato attivato nella nostra città il servizio di Park&Ride con la previsione di due parcheggi di scambio nella zona dell'ex mattatoio e del campo di calcio P. Poli. Lungi da noi il voler polemizzare a tutti i costi con l'Amministrazione Comunale ma, pur apprezzando l'idea di dotarsi di tale servizio, non possiamo certo non notare il pressappochismo di un'iniziativa che, per il modo in cui è stata ideata e per il periodo in cui si svolgerà, rischia di essere l'ennesimo provvedimento spot che avrà i suoi effetti per il tempo necessario ad annunciarlo, attraverso le innumerevoli conferenze stampa cui l'amministrazione comunale non lesina certo di farvi ricorso una volta alla settimana.
Il problema del traffico, legato a quello ancor più critico dell'inquinamento atmosferico nella nostra città, non può essere affrontato con interventi improvvisati dalla sera al mattino, senza un accurato livello di indagine e di studio mirati a dotare la città di un Piano della mobilità sostenibile. L'evoluzione di questo livello della pianificazione comunale consentirebbe, con interventi appropriati e duraturi, sia un decongestionamento della viabilità cittadina che un abbattimento delle emissioni inquinanti. Ripensare il sistema della mobilità favorendo il trasporto collettivo e rendendo sicura e praticabile la mobilità senza auto, attraverso esperienze già praticate in altre città, è possibile anche a Molfetta non certo con iniziative come quelle messe in campo dalla giunta Azzollini che rischiano, paradossalmente, non solo di indurre i cittadini a cogliere come inutili questi servizi, ma anche di aggravare ulteriormente la già critica situazione in cui versa il sistema di trasporto pubblico nella nostra città. Quando, infatti, si decide di “Lanciare una sfida culturale che ha come obiettivo quello di convincere i molfettesi a usare meno l'auto favorendo così il decongestionamento del centro urbano e di conseguenza un positivo impatto ambientale”, è necessario che i cittadini percepiscano la credibilità della proposta e la programmazione generale che vi è dietro, altrimenti c'è poco da convincere.
Purtroppo è quello che si sta verificando in questi giorni in concomitanza con l'attivazione del servizio spiaggia e con il park&ride sabato sera. Ciò in considerazione del fatto che la MTM che gestisce il servizio trasporti, possiede 6 circolari a fronte di un servizio di trasporto organizzato in 4 linee cittadine. Accade tuttavia che, vista l'età media alta, i mezzi vadano spesso in manutenzione, per cui quelli operativi non sono più di 3 o 4, lasciando scoperte le linee cittadine con inevitabili disservizi ai danni dei cittadini e abbonati che per necessità e/o convinzione utilizzano i mezzi pubblici. Da qualche giorno infatti la circolare numero 3 dopo aver effettuato le sole prime due corse viene destinato al servizio spiaggia con il risultato che gli utenti aspettano invano l'arrivo della numero 3. È la stessa cosa capitata ai viaggiatori della circolare numero 1 sabato sera, quando sono stati fatti scendere prima della conclusione della corsa perché quel mezzo doveva raggiungere il Sindaco e l'intera giunta per il tour inaugurale del servizio navetta del park&ride.
Dietro la propaganda del Sindaco Azzollini si nascondono in realtà disservizi frutto di una visione politica che negli ultimi anni ha dato poco peso alle esigenze di un'azienda, la MTM, che per meglio rispondere alle esigenze di potenziamento del servizio pubblico necessita di un nuovo piano di investimenti. Di qui la nostra ferma opposizione ad una amministrazione che alla necessità di affrontare in maniera strategica la questione del traffico e dell'inquinamento nella nostra città preferisce affidarsi ad improbabili iniziative di visibilità con il tentativo di nascondere troppa polvere sotto il tappeto».