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Yoga all'istituto comprensivo Manzoni Poli di Molfetta
09 giugno 2015

MOLFETTA - Le immagini dei loro volti, delle loro personalità abbozzate, tutte diverse, continuano a fluire nella mia mente ed a riempire il mio cuore.  La loro naturalezza è  stata disarmante, quel apparente distrarsi che diviene presenza, quel viaggiare con la fantasia in modo assolutamente naturale ……. e potrei continuare ancora facendo fluire attraverso la penna quello che sono riuscita a cogliere dei loro: pensieri, disegni, espressioni, giochi, fantasie e apprendimenti, ma preferisco fare un passo indietro e far parlare loro attraverso alcuni  commenti:   Yoga mi è piaciuto perché abbiamo svegliato il corpo, fatto le statue e poi abbiamo ripetuto tre ooom …. E mi è piaciuto tantissimo lo yoga. (Roberto  classe I).

 Lo yoga è speciale perché ci fa pensare veramente che stiamo distesi su un vero prato fiorito con bei fiori colorati e sentire il cinguettio. Ci fa imparare tante belle cose che io non avevo mai visto (Alessia classe I).

Il primo commento, più descrittivo esprime il divertimento provato nella pratica dello yoga  dai bambini e che richiama l’impostazione didattica utilizzata incentrata sulle: posizioni classiche dello yoga, l’aspetto ludico creativo (che riguardava l’invenzione di storie),  l’immaginazione, la concentrazione e il rilassamento. Il secondo commento coglie l’esperienza della visualizzazione come processo che la bambina descrive dicendo: ho imparato cose che non avevo mai visto.

Leggendo gli altri scritti dei bambini, le parole che risuonano maggiormente si riferiscono alla dimensione del divertimento, dell’espressione corporea, della concentrazione e immaginazione. In sintesi i bambini descrivono l’esperienza yoga come un percorso in cui hanno imparato divertendosi.

Sì, i novanta bambini coinvolti  per due mesi nel progetto yoga (I C, I D, II B, II D). con un'età tra i sei e i nove anni dell’Istituto comprensivo Manzoni Poli plesso G. Cozzoli di Molfetta fluivano tra corpo creatività e gioco in modo assolutamente naturale.

Loro erano i protagonisti noi gli attivatori dell’esperienza.

La metodologia di lavoro elaborata dalla presidente dell’Associazione Nazionale Yoga Educazione M. Cavalluzzi (per approfondimenti si veda il libro: Bimbi a scuola di yoga della stessa), s’ispira allo yoga e si coniuga con la tradizione occidentale che richiama J. Bruner, S. Vygotskij in un intreccio aperto che sa d’integrazione, accoglienza e rispetto dei diversi modi e stili di apprendimento.

L’attenzione costante alla ricerca didattica ed all’equilibrio tra apprendimento, gioco ed espressione di se stessi é riassunta magicamente dai bambini con le parole mi sono divertito/a ed ho imparato cose nuove.

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