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WWF Molfetta: Nuovi arrivi al Centro di Recupero Tartarughe Marine
15 marzo 2011

MOLFETTA - Sono ben sette le tartarughe giunte al Centro di Recupero Tartarughe Marine del Wwf Molfetta nella scorsa settimana. Come cita un comunicato stampa, tre esemplari sono giunti da Manfredonia, mentre la Capitaneria di Porto di Molfetta ha recuperato un esemplare di appena 28 cm di lunghezza carapace. Due tartarughe sono state consegnate, invece, dalla Capitaneria di Porto di Giovinazzo. Entrambe misuravano 27 cm di carapace e presentavano amo e lenza. Un altro esemplare è stato recuperato dalla sezione navale della Guardia di Finanza di Bari.
A questi dati va aggiunto lo spiaggiamento di una tartaruga, purtroppo già morta, registrato a Molfetta, all’altezza della piscina comunale.
Come di consueto, tutti gli esemplari vengono sottoposti ad accurati esami clinici e radiologici, per escludere patologie o presenza di corpi estranei (ad esempio ami o lenze). Le tartarughe in buone condizioni saranno rimesse in libertà al più presto. Se le condizioni meteo climatiche lo consentiranno, già nei prossimi giorni è prevista la liberazione di alcuni esemplari al largo di Manfredonia.
Certamente la situazione del mare non è particolarmente favorevole per la tranquillità di rettili e mammiferi, specie molto importanti per l’equilibrio marino.
Si apprende, ad esempio, che, alla fine di febbraio, c’è stata un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (primo firmatario Elisabetta Zamparutti), in merito alla questione delle verifiche di giacimenti petroliferi in Puglia ed allo spiaggiamento dei sette capodogli.
Da questo sono scaturite diverse verifiche, nel nostro territorio, che sono state ampliate ad altre problematiche. L’ufficio Cites del Corpo Forestale di Bari, infatti, sta indagando anche sulla questione di brillamenti al largo di Molfetta, richiedendo recentemente l’opportuna documentazione (schede di ritrovamento di tartarughe e cetacei negli ultimi anni) alle Capitanerie di Porto di Molfetta e Bari.
“In effetti – afferma Pasquale Salvemini, responsabile del Centro di Recupero Tartarughe Marine del Wwf Molfetta – nel nostro mare, tra brillamenti, pale eoliche off shore, scarichi reflui, verifiche petrolifere, deturpazione della costa ecc, la situazione è fortemente problematica. Possiamo solo affermare che l’uomo, negli ultimi 150 anni, è stato un grande egoista”.

 
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