Viaggio nella crisi della Pallacanestro Molfetta
Basket
Le partite perse dalla Pallacanestro Molfetta contro Francavilla (76-61) e quella contro Valle d’Itria Martina Franca dopo due tempi supplementari (88-81) sono le ennesime sconfitte di un inizio di stagione alquanto disastroso e la conferma che la squadra ancora non c’è, non ha mordente, non ha carattere, oltre a mostrare sul piano tecnico una difesa a tratti inguardabile. Tutte le colpe a Gesmundo, allenatore di questa formazione? Forse no, o non solo, perché in campo ci vanno i giocatori e un po’ di attaccamento alla maglia dovrebbero averla. Quindi magari prima di leggerla sotto il profilo tecnico la crisi della Pallacanestro Molfetta va vista nel comportamento dei giocatori, nella loro apatia nel giocare le partite. Certo gli errori o meglio gli orrori arbitrali sono un fattore fondamentale in qualche sconfitta di troppo. Crisi risolvibile, Molfetta di nuovo protagonista? Questo a breve termine non è dato saperlo. Probabilmente il problema potrebbe essere nella testa dei giocatori. Poi certo è anche un problema tecnico di giocatori che non trovano l’intesa in campo tra di loro. Sicuramente a inizio stagione le prospettive erano più rosee: la squadra del presidente Pucci veniva da un’annata sicuramente positiva coincisa con la finale scudetto e la promozione raggiunta dopo anni di calvario. In estate la rosa della squadra era stata mantenuta quasi in toto, con l’aggiunta di preziose giovani pedine e il ritorno del tanto amato e mai dimenticato capitano Andrea Maggi. Complice il ridimensionamento finanziario seguito al salvataggio del movimento cestistico molfettese, Molfetta partiva a settembre non con il favore dei pronostici ma con l’obiettivo di una salvezza tranquilla e con la sensazione che avrebbe potuto finalmente recitare il ruolo della matricola terribile. Le statistiche sono però ancora una volta impietose: in campionato la Pallacanestro Molfetta è undicesima, con un record di 2 vittorie e 7 sconfitte. Certo la stagione è ancora molto lunga e la Pallacanestro Molfetta corre ancora per l’obiettivo più importante, quello della salvezza, ma un cambio di marcia è più che mai lecito.
Autore: Andrea Saverio Teofrasto