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Venite adoremus Dominum: sulle strade del Natale con la corale Capotorti Platee piene, grandi applausi e gesti di solidarietà nei concerti natalizi della storica compagine
15 gennaio 2024

Un itinerare che richiama l’ancestrale usanza molfettese, perpetuata da comitive di appassionati, di andare per la città per portare a tutti La Santa Allegrezza nei giorni che precedono la festa della Natività. Perché anche l’edizione 2023 del consueto appuntamento musicale natalizio dell’Associazione “Luigi Capotorti”, presieduta da Anna Chiara Cecilia Amato, è stata declinata, come ormai da molti anni, in chiave on the road. Una mini tournée partita, come da tradizione dei gruppi musicali natalizi molfettesi, ai vespri del giorno di Santa Lucia, lo scorso 13 dicembre, con la première nella Cattedrale di Molfetta, e sviluppatasi sia nella nostra città, con serate presso la chiesa di San Pio X (22 dicembre) e la basilica della Madonna dei Martiri (il 23 dicembre), sia in provincia, con tappe a Bari (chiesa della Resurrezione, il 15 dicembre), a Polignano a Mare (chiesa matrice di S. Maria Assunta, il 16 dicembre) e a Giovinazzo (chiesa di San Domenico, il 21 dicembre), fino al gran finale la sera dell’Epifania, il 6 gennaio scorso, nella chiesa matrice di Santa Maria Veterana in Triggiano. Le esibizioni nella nostra città hanno figurato nel cartellone Molfetta Xmas Emotion predisposto e patrocinato dall’Amministrazione Comunale per queste festività. Protagonisti dei concerti anzitutto il nucleo fondamentale dell’Associazione, il Coro Polifonico intitolato all’illustre compositore concittadino settecentesco, e i soprani Antonella Baldantoni e Monica Paciolla, due giovani cantanti di vaglia alternatesi come soliste nelle serate, la prima dalle ampie prospettive e con esperienze rilevanti nelle quali si è già fatta apprezzare, tra cui i concerti natalizi del coro Capotorti dello scorso anno, l’altra dal ricchissimo curriculum e con all’attivo diversi premi. Ad accompagnarli una valente ensamble nella quale si sono avvicendati i maestri Michele Barile e Domenico Masiello come violino I, Gaia Giorgi, Ester La Fortezza e Eliana de Candia come violino II, Giuseppe Piccininni e Claudia Laraspata alla viola e Massimo Mannaccio e Vincenzo Raimondi al violoncello. A capitanare questa piccola formazione il M° Vito Della Valle di Pompei, pianista e autore degli arrangiamenti di questi concerti. A dirigere il cast il M° Nicola Petruzzella, musicista molfettese al quale da diversi anni è affidata la cura del coro dell’Associazione, raccogliendo in maniera egregia, a dispetto della giovane età, l’eredità degli illustri maestri che lo hanno preceduto. Venite adoremus Dominum: è questo il titolo dato ai concerti di Natale di quest’anno dell’Associazione Capotorti. Sono le parole del ritornello di un imprescindibile inno sacro della natività quale è Adeste fideles che ha dato la stura al programma musicale e che è stato reso con calore e limpidezza da coro e soprani nella suggestiva versione di David Willcocks. Con altrettanto trasporto è stata eseguita sempre da coro e soprani la dolce nenia Dormi o bel principin, attribuita da alcuni a Wolfgang Amadeus Mozart. Il programma ha visto poi due ammalianti brani sacri corali di compositori contemporanei, entrambi interpretati in maniera pregevole dal coro, quali il soave e armonioso Cantate Domino del gallese Karl Jenkins, ormai uno dei cavalli di battaglia della corale Capotorti, e il potente e complesso Gloria dell’inglese John Rutter, del quale sono stati eseguiti i movimenti primo (Gloria in excelsis Deo) e terzo (Quoniam tu solus sanctus). Il coro ha poi reso con altrettanto fervore altri brani natalizi. A cominciare da una particolare versione di Tu scendi dalle stelle armonizzata da Nicola Petruzzella su melodia del molfettese Alfredo Fiorentini, uno di quegli amici che solevano girare tra le strade e i caseggiati per allietare gli astanti con le melodie natalizie della tradizione e che poi nel 1991 hanno dato vita all’Associazione Capotorti. Una musica quella del Tu scendi dalle stelle di Fiorentini che richiama proprio l’essenza dei canti popolari natalizi del nostro territorio. E poi un altro classico dei classici come Jingle bells di James Pierpont, nella versione di Carsten Gerlitz, il tradizionale e allegro canto spagnolo Corramos, corramos nell’armonizzazione di Peter Wittrick, e la immortale Happy Xmas (war is over) di John Lennon, un inno alla pace più che mai oggi necessario, proposto nella versione di Mark Brymert. I soprani solisti si sono misurati, entrambi con bellezza di canto, con il maestoso Agnus Dei di George Bizet e con l’aria, ricca di deliziosi intermezzi strumentali, Oh holy nigth di Adolphe Adam, la versione in inglese di Cantique de Noël, un inno alla redenzione dell’umanità con la venuta del Cristo ricco di spunti interessanti, uno fra tutti il chiaro riferimento abolizionista del verso «Il Redentore [...] vede un fratello dove c’era uno schiavo» già nel 1847, anno in cui veniva scritto questo meraviglioso brano, quindi diverso tempo prima del 1865, anno in cui veniva abolita la schiavitù negli Stati Uniti, al termine della Guerra di Secessione. E molto probabilmente proprio all’indomani di questo evento che veniva scritto uno spiritual notoriamente molto amato da don Tonino Bello tanto da influenzarne fortemente la pastorale e che parla, appunto, fin dal titolo, di libertà, Oh freedom, uno dei pezzi di chiusura del concerto che l’Associazione Capotorti ha voluto proporre per omaggiare il Venerabile vescovo di Molfetta al termine delle celebrazioni del trentesimo anniversario del dies natalis, un brano eseguito con particolare fermento dal coro e dal soprano Monica Paciolla la quale, mostrando grande versatilità, abbandonava per un momento la vocalità lirica classica per abbracciarne una decisamente più black. E la scaletta non poteva che terminare in bellezza con la Santa Allegrezza, ad voler onorare un vero e proprio dovere statutario, come evidenziato da Vito Mastrorilli, già presidente dell’Associazione Capotorti e presentatore delle serate, in quanto tra gli scopi di questa realtà culturale vi è proprio l’impegno a tramandare la tradizione di questo canto popolare. A nobilitare ulteriormente questa riuscitissima manifestazione, che ha registrato ovunque platee sature e grandi consensi e applausi, vi sono stati anche il sostegno e l’ospitalità dati, come da diversi anni a questa parte, all’associazione Le Mani Tese Onlus di Modugno, il cui presidente Massimo Angiulli ha offerto nel corso dei concerti una sua testimonianza illustrando l’attività dei volontari, a supporto di piccoli pazienti affetti da leucemie e fibrosi cistica degenti presso il reparto di oncoematologia pediatrica del Policlinico di Bari e delle loro famiglie, e promuovendo la raccolta fondi, attuata a margine delle serate, finalizzata a dotare il reparto di una bilancia multiparametrica per la diagnosi della fibrosi cistica. © Riproduzione riservata

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